TRENO DI NOTTE PER LISBONA

QUANDO CAPISCI CHE A VOLTE A GUIDARTI DEVE ESSERE L'ISTINTO E NON LA RAZIONALITA'

REGIA: Bille August
TITOLO ORIGINALE: Night train to Lisbon
GENERE : Drammatico
SCENEGGIATURA: Greg Latter, Ulrich Herrmann
ATTORI: Jeremy Irons – Mélanie Laurent – Jack Huston – Martina Gedeck – Tom Courtenay – August Diehl – Bruno Ganz – Lena Olin – Burghart Klaussner – Nicolau Breyner – Charlotte Rampling – Christopher Lee – Jane Thorne
FOTOGRAFIA: Filip Zumbrunn
MONTAGGIO: Hansjörg Weißbrich
MUSICHE: Annette Focks
SCENOGRAFIA: Augusto Mayer
COSTUMI: Monika Jacobs
PRODUZIONE: Archibald Enterprise
PAESE: GERMANIA 2013
DURATA: 111 Min

TRAMA: La vita del professore svizzero di filologia classica Raimund Gregorius scorre via lentamente e stancamente. La sua vita è estremamente organizzata, ma monotona. L’appartamento in cui vive a Berna e la scuola dove insegna. Poco altro. Finché un giorno salva la vita a una donna che stava per gettarsi da un ponte. Inaspettatamente tutto cambia.

Raimund Gregorius è un professore di filologia classica, insegna e vive a Berna, capitale della Svizzera federale. La sua materia suscita scarso interesse negli studenti, ma in fondo tutto è prevedibile nella vita di quest’uomo che si consola giocando a scacchi, da solo, durante la notte. Ma in un giorno che sembra uguale a tutti gli altri, Raimund salva la vita a una donna che si sta per gettare nel fiume. Raimund non lo sa, ma in quel preciso istante anche la sua vita cambierà.

Lei lo accompagna a scuola ma poi scompare e lascia in classe il cappotto rosso indossato. Sotto gli occhi stupiti dei suoi alunni, il protagonista lo prende e le corre dietro. Non la trova, ma nella tasca si accorge di un libro e di un biglietto del treno per Lisbona. Arriva alla stazione appena prima che il treno parta, ma la donna è introvabile. Così, con un colpo di scena, Raimund sale sul treno. Nel viaggio inizia a leggere il libro trovato nella tasca della misteriosa donna. E’ scritto da un medico e filosofo, Amadeu de Prado, e parla della dittatura in Portogallo.

Si comprende come il professore (un sempre verde Jeremy Irons) abbia messo in pratica in quel momento ciò che aveva teorizzato solo poche ore prima, ovvero che chiunque avrebbe potuto cambiare la sua vita in un solo istante. Bisogno di metamorfosi.

Arrivato a Lisbona, il professore decide di cercare il misterioso scrittore che ha lottato contro la tirannia in una vorticosa e affannata ricerca della verità.

Il film di August è la trasposizione cinematografica dell’omonimo best-seller firmato da Pascal Mercier (alias di Peter Bier). Un intento lodevole ma che resta sostanzialmente fiacco e appare infarcito di fastidiose riflessioni e metafore enunciate ad alta voce che tolgono molto alla poetica e rendono la pellicola quasi didascalica.

Il film è condotto con troppo rigore, mentre appropriati e incisi appaiono i frequenti flashback girati in bianco e nero che servono a legare il presente e il passato.

Il thriller politico resta sullo sfondo. I protagonisti diventano i giovani Amadeu, Jorge, Joao e Estefania, uniti dalla politica ma separati dall’amore, che Irons cerca di rintracciare, ormai anziani, negli angoli più belli di Lisbona.

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