Roma, Museo Macro, 23 Settembre 2013
Il museo Macro di Roma, dedicato all’Arte Contemporanea, consolida la collaborazione avviata già nel 2012 con la Deutsche Bank con l’omonimo “Premio Deutsche Bank’s – Artist of the year” che pone in evidenza il miglior artista dell’anno attraverso un riconoscimento rivolto ai giovani artisti che si contraddistinguono sia per creatività che per significatività del proprio lavoro artistico.
L’artista premiato quest’anno è il pachistano Imran Qureshi, attualmente in mostra anche alla 55esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nell’ambito de Il Palazzo Enciclopedico e al Metropolitain Museum of Art di New York.
Dopo Yto Barrada, vincitrice della scorsa edizione del Premio, Imran Qureshi presenta al pubblico del Macro circa 35 opere, ove alcune di queste sono ripensate e rimodellate proprio in base alla strutturale museale ospitante.
La particolarità dell’arte di Imran Qureshi è caratterizzata dalla fusione tra tradizione e contemporaneità. Nelle sue opere difatti convivono ed emergono motivi e tecniche tradizionali, come l’antica arte della miniatura moghul, tecnica sviluppatasi tra il XVI ed il XVII secolo nel sub-continente indiano, oppure gli ornamenti floreali, l’uso del colore oro e le forme ovali.
Tradizione ma anche il tocco personale dell’artista con elementi e motivi che evidenziano la contemporaneità del proprio tempo.
Nelle diverse miniature presenti si scorgono inconfondibilmente i motivi floreali, ma contornati da gocce che fanno pensare molto al sangue. In un’altra miniatura sono palesemente presenti dei missili, simbolo di orrori e vicende purtroppo che segnano il Paese d’origine dell’artista, ma in fin dei conti, forse tutto il mondo.
Nelle opere di Imran Qureshi il Pakistan è molto presente, elaborando vicende storiche, mettendo in risalto la realtà e la quotidianità del proprio paese, per uno spunto di riflessione che coinvolge non solo il paese stesso ma anche culture diverse e lontane, seppur alla fine molto vicine a quella stessa realtà.
Nella seconda sala sono presenti delle opere ove sono i particolari ad essere i protagonisti. I fogli bianchi mettono in risalto i motivi floreali rossi, mentre sul pavimento del museo è possibile osservare delle “macchie” floreali, come se l’arte esplodesse in ogni dove.
A seguire la grande installazione “And they still seek the traces of blood”, ove i fogli sono impreziositi ed impregnati dei classici motivi floreali rossi, i quali accartocciati su loro stessi vanno a formare questa grande installazione che occupa quasi interamente la sala. Una “montagna” grondante, ove il visitatore può a suo modo interpretarne il significato.
Nell’ultima sala sono presenti gli ovali, taluni in oro e taluni con il classico motivo floreale rosso.
Un artista che ha ben presente la propria identità artistica e culturale, portando avanti un percorso tradizionale ma di rinnovamento.
Il premio “Deutsche Bank’s – Artist of the Year” si va quindi ad inserire in un contesto artistico internazionale mirato alla crescita ed alla conoscenza dei migliori artisti di tutto il mondo, permettendo loro di realizzare opere e mostre nei più importanti luoghi d’arte.
La mostra è aperta al pubblico fino al 17 Novembre 2013.