Wonder

Se ti fissano, lasciali fissare. Se sei nato per emergere non puoi passare inosservato!

 

DATA USCITA: 21 dicembre 2017

GENERE: Drammatico, Family

ANNO: 2017

REGIA: Stephen Chbosky

ATTORI: Julia Roberts, Owen Wilson, Jacob Tremblay, Daveed Diggs, Mandy Patinkin, Sonia Braga, Ali Liebert, Emma Tremblay

PAESE: USA

DURATA: 113 Min

 

Quando si dice: l’abito non fa il monaco, e l’aspetto non fa il bambino.

Wonder è l’adattamento di un fortunatissimo romanzo di R. J. Palacio che racconta la vita e le emozioni del piccolo August (Auggie) Pullman, nato con la sindrome di Treacher Collins.

Auggie, dopo aver subito 27 interventi per riuscire almeno a mangiare ed a sentire, si ritrova ad avere una faccia devastata dalla malattia.

Compiuti gli 11 anni i genitori decidono di mandarlo per la prima volta a scuola, smettendo di educarlo a casa.

Già dal primo giorno la sua vita scolastica non risulta essere tutta rose e fiori, anzi, viene evitato come la peste e bullizzato, soprattutto da un ragazzino viziato.

Nonostante tutto, tra alti e bassi, non abbandona la scuola.

Molto portato per le materie scientifiche riesce a conquistare gran parte dei suoi compagni.

In famiglia i genitori, la madre è Julia Robert, il padre Owen Wilson, sono preoccupati dei problemi che deve affrontare il figlio ma anche molto entusiasti del suo cambiamento. La sorella maggiore, d’altra parte, si sente esclusa tanto da definire Auggie il Sole e lei ed i genitori i pianeti che gli orbitano attorno.

Il film è uno spettacolo di film! Non solo per il cast con nomi altisonanti quali Julia Robert, che adoro , ed Owen Wilson, nonché il giovane, ma già famoso Jacob Tremblay, quanto per il messaggio che il film dà, per l’intensità con il quale lo dà, per la grande emozione che suscita.

Orami di film contro il bullismo ne vediamo spesso, e ce ne sono anche di molto validi, quali, ad esempio, Il bacio di Cotroneo contro l’omofobia, Fuga dalla scuola media del 1996, nel quale, anche qui , c’è del bullismo contro un’adolescente che viene continuamente insultata e derisa per il suo aspetto,  Cyberbully: Film molto reale sul dramma che vivono gli adolescenti sul Cyberbullismo e il bullismo a scuola, tutti film con messaggi che spronano i bambini, gli adolescenti, ad essere più tolleranti nei confronti della “diversità”, che poi, come anche detto nel film, “se non ti piace quello che vedi, cambia il tuo modo di guardare!”.

Auggie si dimostra essere anche molto autoironico quando, rivolgendosi al suo amico, gli dice: So di non essere un bambino normale. Ho subito 27 operazioni. Mi sono servite per respirare, per vedere, per sentire senza un apparecchio, ma nessuna di loro mi ha dato un aspetto normale”.

Dicevo, di film sul bullismo ce ne sono tanti, ma questo è fenomenale, un concentrato di emozioni dall’inizio alla fine,rappresenta la società di oggi, cinica, superficiale e menefreghista.

Ma non è così per August, Auggie, un bambino speciale, un portento, una persona con un cuore enorme che, nonostante il suo aspetto fisico, riesce a trascinare a sé tanti cuori, ad “aggiustare” tanti cuori di ragazzi cattivi, bambini cattivi. Tempo fa, e qualcuno lo dice anche ora, si diceva che i bambini non fossero cattivi, invece non è così. Già verso i 5 anni i bambini hanno coscienza di ciò che sia giusto e sbagliato, buono e cattivo e capita che offendano altri bambini, ultimamente capita sempre più spesso,  e questo è essere cattivi.

Il film è fenomenale, ripeto, tocca il profondo del cuore, dovrebbe essere guardato da tutti gli adolescenti di oggi, ed anche dagli adulti, che non sono esenti né dall’avere comportamenti offensivi, né dal supportare e difendere a spada tratta i propri figli bulli, anzi, oggi purtroppo la realtà è ben peggiore del film: non si è parlato del bullismo 2.0 che è il più insidioso, che si spande a macchia d’olio. Immaginiamo se i ragazzetti del film avessero avuto gli smartphone ed avessero utilizzato i social network come si fa oggi, il povero August avrebbe veramente aperto tanti cuori?

Ho rivisto gli ultimi 4 minuti di film almeno 20 volte, un po’ come feci con il ballo finale di Dirty Dancing del 1987, e sono sicura di non esser stata l’unica. Almeno 20 volte l’ho rivisto ed ogni volta mi sono commossa fino alle lacrime.

Un film che insegna tanto, da vedere, da capire, per imparare!

“La grandezza risiede nel giusto uso della forza, è più grande colui la cui grandezza trascina il maggior numero di cuori grazie all’attrazione del proprio.”

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