Non soltanto i confini inerenti al palcoscenico, ma anche quelli del pianeta Terra sembrano ormai andare stretti, ad Alessandro Tozzi e ai suoi intrepidi attori. Per cui, invece di limitarsi ad infrangere la tradizionale “quarta parete”, in questo ultimo spettacolo hanno deciso di portare la loro indiavolata commedia ben oltre i limiti dell’atmosfera terrestre, facendo tappa addirittura nello Spazio profondo!
Tutto sommato, tale svolta era nell’aria da tempo. Le irresistibili commedie di Alessandro Tozzi, nella cui confezione l’apporto creativo di una compagnia visibilmente partecipe della ridanciana atmosfera appare evidente, lo spunto iniziale è sovente offerto da semplici beghe condominiali, coppie annoiate in cerca di improbabili avventure, baruffe in famiglia, “zingarate” tra amici.
Ma già negli ultimi lavori del Nostro, vedi ad esempio Facciamo l’Apache, la tentazione di rompere con certe consuetudini drammaturgiche e di natura “spaziale”, evadendo dalla “quotidianità” per far rotta verso terreni decisamente insoliti, si era fatta più forte.
In 3001 Odissea nello strazio, titolo che è già di suo parodia dichiarata, l’autore ha trovato un simpatico escamotage per far compiere al suo personaggio, Romano De Roma, un viaggio destinato ad andare ben oltre il Grande Raccordo Anulare: lo vediamo infatti partire, attorniato dai (più o meno) consueti sodali, per una improbabile missione spaziale. E grazie alle scombinate invenzioni scenografiche, già la partenza dell’astronave è uno spasso!
Però anche gli equivoci, i giochi di parole e le battutine maliziose si muovono alla velocità della luce, in questa farsesca sarabanda. Tutto ciò è destinato a diventare ancora più esilarante, quando i nostri esploratori faranno tappa su un un remoto pianeta, la cui popolazione aliena ha rituali ben curiosi, per quanto concerne l’accoppiamento; il che ha offerto qui la possibilità a Luisa Cimarra alias Sara Cinesca di “sdoppiarsi”, in uno dei ruoli più divertenti di sempre, tra quelli affrontati con la compagnia. Quasi parodiando le così iconiche figure di Barbarella o del robot di Io e Caterina.
Ma tutto il cast comprendente, assieme ai già menzionati, Clara Capozzolo (Maria Bagno), Luciano Tribuzi (Massimo Riserbo), Eugenia Brandi (Emilia Romagna) e Lorenzo Mannelli (Milo Sandra), notare ovviamente i nomi dei rispettivi personaggi, ha saputo “fare squadra”. E visto che di squadre stiamo parlando, lo scorso 15 settembre ci ha sorpreso solo fino a un certo punto notare all’uscita del teatro (che poi era il Palco 37 a Via Monginevra 37, Roma: spazio assolutamente funzionale e accogliente) uno dei gadget più originali mai visti finora: l’album di figurine dello spettacolo, in edizione limitata per regista e attori! Ora però lo vorremmo proporre anche alle Edizioni Panini.