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IL CANTIERE TEATRALE
presenta
COLPEVOLI CONSEGUENZE
di Stefania Ranieri & Ciro Scalera
con Elisabetta De Vito, Andrea Venditti, Vincenzo Della Corte e Stefania Ranieri
Regia di Stefania Ranieri e Ciro Scalera
Disegno Luci : Massimo Sugoni – Scenografia : Samantha Codeca
Aiuto Regia : Noemi Pietrangeli
Data e Ora Spettacolo
Da Martedì 11 a Domenica 16 Febbraio 2025
Da Martedì a Venerdì ore 21:00; Sabato ore 20:00 e Domenica ore 17:30

Intro: Avete mai provato a mettervi nei panni delle vittime dell’usura bancaria?
Fabio, il proprietario di un negozio di giocattoli nel centro della città, tutti i giorni da anni alza la sua saracinesca. Ogni sorriso di chi entra nel suo negozio, rappresenta per lui una piccola vittoria contro le difficoltà economiche.
Ogni giorno, si trova a combattere con bollette in aumento e un reddito che non sembra più bastare. La pressione cresce e le notti insonni diventano una costante, ma nell’intento di proteggere sua moglie Giada da queste preoccupazioni e di mantenere una facciata di normalità, si sente sempre più isolato, consapevole che la verità potrebbe sconvolgere la serenità domestica da un momento all’altro. Le piccole bugie raccontate per coprire i buchi nel bilancio familiare diventano sempre più difficili da gestire e gli sforzi per nascondere la verità iniziano a mostrare crepe.
Ad aggravare la preoccupazione di non poter più garantire una stabilità economica mai così tanto minata, c’è l’attesa da parte di Fabio e Giada di una chiamata dall’ufficio adozioni presso il quale da tempo hanno presentato domanda per coronare il loro sogno di “famiglia”.
Nel frattempo Roberto, amico di infanzia, viene promosso a “direttore di filiale” della banca dove da sempre il negozio di Fabio ha il suo conto corrente.
Quella che poteva sembrare un’agevolazione, diverrà presto un incubo quotidiano.
Roberto, animato da un’ambizione feroce, con determinazione e una strategia ben pianificata, comincia a “stringere la corda” attorno al collo di Fabio che, si troverà presto davanti al più doloroso dei tradimenti, quello dell’amicizia.
Il tutto avverrà sotto lo sguardo incredulo di Sandra, vicedirettrice della filiale, che in tutti i modi proverà a frenare questo scellerato scontro tra la carriera, da una parte, e il disperato bisogno di aiuto dall’altra.
In questa complessa dinamica, tutti i protagonisti dovranno affrontare le CONSEGUENZE delle loro scelte….. “COLPEVOLI” conseguenze?….
Un omaggio alle sempre più numerose vittime dell’usura bancaria e delle politiche finanziarie europee. Un tentativo di dare voce a chi è stato silenziato dalle complesse e oppressive normative imposte da una globalizzazione ormai fuori controllo, con la triste consapevolezza che : Fabio potrebbe essere una persona molto vicina a chiunque di noi.

Il lavoro non ci rende mica buoni / ci fa cose che poi chiamano “persone”
Gianfranco Manfredi, “Dagli Appennini alle bande”
Esordire qui citando una canzone di Gianfranco Manfredi, brillante musicista, scrittore e fumettista scomparso da poche settimane, non vuol dire soltanto rendere omaggio a un artista di cui avvertiamo già la mancanza, ma anche porre l’accento su temi che assillano da diversi decenni, ormai, la società occidentale. Sì, perché il brano in questione è del 1977 ed era inserito in un disco dal titolo assai evocativo, “Zombie di tutto il mondo unitevi”. Ma la questione del lavoro e delle nevrosi che vi si possono collegare non si è certo risolta, nei decenni trascorsi da allora. Anzi, con l’avvento di una globalizzazione sempre più pervasiva, frustrante e aggressiva, nonché di uno strapotere della finanza apparentemente inscalfibile, la situazione è senz’altro peggiorata. Al pari delle sue… conseguenze. “Colpevoli conseguenze”.

In un quadro del genere, fare uno spettacolo sulla cosiddetta “usura bancaria” è già qualcosa di meritorio. Ma farlo anche bene diventa qualcosa realmente da brividi. E tali sono le sensazioni arrivateci da Colpevoli conseguenze, lo spettacolo di Stefania Ranieri e Ciro Scalera cui abbiamo assistito al Cometa Off il 14 febbraio. Proprio il Giorno di San Valentino. Destino, allora, che ci si “innamorasse” di questa storia e dei suoi sciagurati protagonisti…
Da Stefania Ranieri, che oltre ad esserne autrice è anche uno dei personaggi principali, abbiamo appreso che il testo in questione ha parecchi anni sul groppone. Tra i suoi meriti vi è quindi anche l’aver di fatto anticipato Cento domeniche di Antonio Albanese, a nostro avviso uno dei film italiani più importanti e attuali degli ultimi tempi, col suo carico di sofferenza umana e con le esplicite, spietate denunce nei confronti dei sempre più frequenti abusi attuati dal sistema bancario.

Anche in Colpevoli conseguenze assistiamo a una banca (ovvero a quei dipendenti che si fanno esecutori di politiche aziendali vessatorie e meschine) che prima si mostra “amica”, poi soffoca e distrugge clienti privati della loro umanità e ridotti a numeri. Proprio una rodata amicizia è, almeno all’inizio, il legame tra i due protagonisti maschili: l’onesto imprenditore Fabio, che fa il giocattolaio con uno spirito d’altri tempi; ed il più cinico Roberto, diventato da poco direttore della locale filiale e già pronto a eseguire le già subdole e persecutorie indicazioni della banca centrale, con scrupolo pari solo alla sua ambizione. Al raggelarsi del loro rapporto interpersonale assistono, pressoché impotenti, Giada la moglie di Fabio e la più esperta vicedirettrice della filiale, Sandra, ancora legata a un’epoca in cui i rapporti coi risparmiatori e con le piccole imprese conservavano un briciolo di dignità, di rispetto reciproco, ma del tutto impotente di fronte alle nuove esigenze di una finanza sempre più avida, predatoria, rapace.
La bellezza del testo messo in scena con un ritmo incalzante da Stefania Ranieri e Ciro Scalera è anche in quell’escalation drammaturgica, che dalla normalità delle prime scene (semplice ma oltremodo suggestiva la scenografia, su cui troneggiano alcuni vecchi giocattoli) conduce verso una spirale paranoica destinata a travolgere tutto e tutti, man mano che i tentacoli della banca avvolgono la sfortunata coppia con la complicità di un uomo disposto a tradire i propri valori e qualsiasi rapporto umano, pur di fare carriera. Signori, il capitalismo finanziario è un vampiro che dissangua persone e ideali, purtroppo. Notevole, di rimando, l’umanità sotto attacco portata in scena dai bravissimi Elisabetta De Vito, Andrea Venditti, Vincenzo Della Corte e Stefania Ranieri, tanto presi dalle implicazioni etiche ed emotive del loro ruolo, da presentarsi – scelta oltremodo condivisibile – sul palco alla fine della rappresentazione, per gli applausi di rito, con un’espressione mesta, solenne e turbata sul volto. Tutto molto coerente con l’impronta data allo spettacolo, che beneficia non a caso del patrocinio di Imprenditore non sei solo, associazione votata a sostenere quei commercianti spinti dalle nuove, insensibili politiche bancarie, verso il fallimento e talora – come evidenziato dai tragici titoli di giornale esposti alla fine – persino verso il suicidio.
