Si è conclusa il 10 giugno, dopo 4 giorni, la terza edizione della CVTà Street Fest 2018: il festival che ridisegna lo spazio urbano di un borgo molisano antico, Civitacampomarano (CB), diventando uno scenario unico per l’arte di strada. Anche quest’anno si sono registrate moltissime presenze.
Gli artisti intervenuti, selezionati da Alice Pasquini per questa edizione, sono tutti di fama internazionale: 2501, Alberonero, MP5, Rub Kandy e SpY . Di area lombarda sono 2501, il cui lavoro è incentrato sulla ricerca di spazi vuoti in cui la simbiosi tra spazi negativi e positivi è sempre in gioco, e Alberonero, il cui imprinting minimalista riduce il linguaggio visivo ai minimi termini. Di Napoli è originaria invece MP5, la cui arte stilistica “blanc et noir” viene utilizzata in differenti media, mentre di Potenza è Rub Kandy, alias Mimmo Rubino, che si diverte a comporre alla sua maniera gli spazi fisici e gli elementi visivi della nostra identità. Dalla Spagna, infine, viene SpY, apprezzatissimo per trasformare gli elementi urbani in commenti grafici sulla realtà facendo interferire tra loro molteplici codici comunicativi.
Oltre all’evento di “decorazione” degli spazi, pubblici e privati, messi a disposizione, il programma ha offerto anche altre iniziative sia culturali che culinarie.
Anche quest’anno è stata confermata la presenza di Chef Rubio, in qualità di video-reporter speciale con la mostra itinerante Baciamo le Mano, realizzata insieme alla fotografa Alessia Di Risio, tributo a tutti gli artisti nazionali e internazionali, artigiani e abitanti di Civitacamporano, che
ha visto esposti foto-manifesti con ritratti dei protagonisti delle edizioni del Cvtà Street Fest, colti nelle loro attività creative e artistiche. La mostra è stata esposta anche negli spazi del Castello Angioino insieme ad un’altra mostra: quella delle sculture astratte in pietra e legno di ulivo realizzate da Bruno Manuele, nato a Civitacampomarano nel 1939 e sculture
autodidatta attivo già dalla fine degli anni Settanta che testimonia la sensibilità artistica locale.
Oltre a questo, alcune signore di Civitacampomarano hanno aperto la propria casa per ospitare due workshop: uno sulla realizzazione di un piatto tipico molisano, i cavatelli, l’altro sull’arte del merletto.
Anche Molise Cinema ha contribuito con la proiezione di un docu-film, Visages Villages nel cortile del Castello.
Tra gli sponsor era anche presente Airbnb che sta provvedendo, infatti è ancora in corso, alla ristrutturazione della casa del famoso giurista Vincenzo Cuoco per ridare vita al borgo ormai abbandonato.
Anche quest’anno le aspettative sono state soddisfatte.
L’appuntamento è per il prossimo anno , non mancate!