Da 44 anni il Premio Sergio Amidei, nel solco del grande sceneggiatore da cui prende il nome, rende Gorizia il centro nevralgico europeo della scrittura per il cinema. Punto di riferimento per professionisti, studiosi e appassionati, il Premio è un laboratorio unico in cui si discute di cosa, come e perché raccontare attraverso le immagini. Ogni anno Gorizia accoglie i maggiori sceneggiatori italiani e internazionali e si confronta sui temi centrali del racconto audiovisivo: dalla scrittura indipendente alle memorie pubbliche, dalla formazione delle nuove generazioni al cinema d’autore e alla critica. Un’occasione per guardare al presente della produzione cinematografica, ma soprattutto per immaginare il cinema che verrà.
Tra le sezioni più significative della manifestazione, torna anche quest’anno l’approfondimento dedicato alla scrittura long-running per la TV e il web, un ambito in cui la forza della sceneggiatura si esprime con crescente intensità e originalità.

La sezione, curata da Sara Martin (Università degli Studi di Parma), propone per l’edizione 2025 la visione e l’analisi di M – Il Figlio del Secolo, la serie evento prodotta da Sky e The Apartment (del gruppo Fremantle), diretta da Joe Wright, scritta da Stefano Bises e Davide Serino (con Antonio Scurati che ha firmato con loro soggetto di serie e di puntata), con protagonista Luca Marinelli.
La serie ha conquistato pubblico e critica, imponendosi come una delle produzioni televisive italiane più rilevanti degli ultimi anni. Tratta dal romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega, ha saputo trasformare un periodo oscuro della storia italiana in un racconto visivamente audace e narrativamente potente. Con oltre due milioni di contatti tra TV e on-demand solo nella prima settimana, nella top3 delle più viste su Sky e NOW dal 2021, la serie è entrata di diritto tra i titoli più visti e discussi della stagione. La regia di Wright evita l’approccio didascalico, optando per una messa in scena moderna e simbolica, sostenuta dalla colonna sonora elettronica firmata da Tom Rowlands dei The Chemical Brothers.
A colpire in modo particolare è stata l’interpretazione intensa e disturbante di Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini, un ruolo reso ancora più incisivo dall’uso frequente della rottura della quarta parete, che coinvolge lo spettatore in modo diretto e quasi provocatorio. La serie ha ricevuto elogi per la sua capacità di riflettere sul presente attraverso la lente della storia, ponendosi come opera di grande impatto culturale e civile. M. Il figlio del secolo non è solo un racconto sul passato: è una narrazione che interroga il presente e sfida lo spettatore a prendere posizione.
Gli autori della serie saranno invitati a dialogare con il pubblico e gli studiosi per esplorare le potenzialità della narrazione seriale nel panorama mediale contemporaneo.
Il Premio Amidei si conferma così una fucina culturale, un luogo di incontro e riflessione sul presente e futuro della narrazione per immagini.
Il Premio Amidei, da oltre quattro decenni, promuove e divulga la cultura cinematografica a tutti i livelli, coinvolgendo studenti, studiosi, autori e semplici appassionati. Anche per l’edizione 2025 è confermata l’ospitalità di studenti e ricercatori provenienti da scuole e atenei italiani ed europei con corsi dedicati all’arte cinematografica. Sono attese oltre 100 presenze studentesche e più di 120 accreditati specializzati, a conferma del valore scientifico e formativo dell’iniziativa.
Il Premio gode del patrocinio di AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici, 100autori e FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essai.
