IL FUOCO DI SALLY VAN TASSEL AL VAULT41

La performer si racconta

In questi giorni sta riprendendo con slancio il panorama del burlesque a Roma, dopo la (quasi) pausa estiva. Tra gli appuntamenti diventati imperdibili in questo ultimo anno spicca il Venerdì in Vetrina del locale Vault41, zona Centocelle. Il Vault41 di Piero Basso è un locale caratteristico nella cui teca, grazie alla direzione artistica di Black Bijou, si esibiscono performer e stili di intrattenimento di grande varietà. Mentre si consumano gustosi taglieri di prodotti siciliani e si degustano vini e birre artigianali, i clienti possono persino assistere a performance di tattoo. Questo venerdì 29 settembre si è esibita per la grande apertura della stagione la “fiammante” performer Sally van Tassel, artista multifacetica, e non ci siamo lasciate perdere l’occasione di intervistarla. Più che una classica intervista fatta di domande e risposte, è stata una piacevole chiacchierata in cui Sally ci ha raccontato di se, il suo percorso, la sua visione sul burlesque, i suoi progetti. Lasciamo che sia lei a parlare direttamente

Il mio nome  non poteva che essere Sally. Essendo la mia vita il cinema, c’è Sally Bowles, c’è Sally la bambola di pezza di Nightmare before Christmas, c’è forse la Sallly di De Andrè, e Lady van Tassel di Sleepy Hollow. È una fata, una fata buona, anche se pensano che sia una strega. Un fata fatta di nitrato di argento, la sostanza che copre la pellicola, perché la mia ispirazione e la mia via è il cinema.

Quando uscì il film Moulin Rouge, il mio compagno di allora e ancora grande amico Alessandro De Simone mi disse: va a vederlo, perché ti piacerà! Essendo una persona timida, lui stesso mi iscrisse al corso di burlesque di Scarlett Martini, dicendomi solamente: devi provare! Ed io: non mi esibirò mai! e lui: non solo ti esibirai, ma ti mangerai l’Europa…

La grande Milky Butterfly dice di me che sono “eclettica”. Credo sia una maniera gentile di dire che non ho uno stile definito, ed è certo che non cerco il virtuosismo. Venendo dal mondo della danza, è facile caderne, ma a me adesso interessa, soprattutto, raccontare una storia. Come ogni performer professionale, ho i numeri di repertorio, tra cui il comico, che dicono sia uno dei miei punti forti. I miei numeri con il fuoco? Essendo una perfezionista, e siccome il fuoco non si dona, si segue, ho studiato con i professionisti del circo, con Fiammetta, che mi ha trasmesso la tecnica, per maneggiarlo in sicurezza, e con Lucignolo e il Fuoco, il più grande, che mi ha insegnato a lasciarmi andare al fuoco.

Parto sempre dal cinema, più le letture, ma nonostante tutti i riferimenti che i più “iniziati” possono cogliere, mi piace che i miei act possano essere goduti anche da chi non le sa le citazioni. Due donne inoltre mi ispirano: Marilyn Monroe, che è il burlesque, e Anna Magnani, grandissima artista che non perse mai la sua romanità, quella vera, non ostentata, la veracità del romano che aggiunge in un attimo un posto al volo per sedersi insieme.

Il mio percorso attuale è diretto verso il dark. I personaggi cattivi di fantasia non lo sono mai del tutto, hanno un passato, qualcosa che li ha portati fino a lì. Voglio entrare nella loro testa, ne sono affascinata. Prendiamo Il più grande spettacolo del mondo, il Circo Barnum. Barnum è il creatore di uno spettacolo sensazionale, che è durato fino a poco fa, ma d’altra parte si sa che sfruttava le sofferenze, comprava i suoi “fenomeni” da baraccone. Così è venuto fuori il personaggio di Lady Barnum.

Il male esiste. Mi batto contro la violenza e la sopraffazione delle donne. Il burlesque invita a dare un valore al proprio corpo. Il messaggio è alto e chiaro: tu ti devi voler bene. Sei bellissima.

Tra i miei progetti c’è il Nerdlesque, ancora una cattiva, un personaggio divertente. E sappiate che con Les Folies Retro ci sono in cantiere un sacco di progetti. Non posso dire di più, per il momento!

Quando ballo qui, nella famosa teca del Vault 41, accetto la sfida di avere tra il pubblico e me il vetro, che ci separa, e non ci possiamo toccare, “sporcare” a vicenda. Sta sera porto una parte di uno spettacolo più ampio, Bartoniana. Sì, lo so, il nome lo dice tutto!

Non avremmo smesso di parlare con lei, un vulcano di idee, entusiasmo e simpatia. Ma è ora di esibirsi, a tutti voi: la magnifica Sally Van Tassel!

Ann da Loos – Merche Garrido

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