IL GRANDE E POTENTE OZ

TORNA DOPO PIU’ DI 70 ANNI

GENERE: Fantasy, Avventura
REGIA: Sam Raimi
SCENEGGIATURA: Mitchell Kapner, David Lindsay-Abaire
ATTORI: James Franco, Mila Kunis, Michelle Williams, Rachel Weisz, Abigail Spencer, Zach Braff, Ted Raimi, Bill Cobbs, Tony Cox, Stephen R. Hart, Bruce Campbell, Martin Klebba, Joey King, Tim Holmes.
SCENOGRAFIA: Robert Stromberg
FOTOGRAFIA: Peter Deming
MONTAGGIO: Bob Murawski
MUSICHE: Danny Elfman
PRODUZIONE: Walt Disney Pictures, Roth Films
DISTRIBUZIONE: Walt Disney Pictures
PAESE: USA 2013
DURATA: 127 Min.

TRAMA: Il giovane illusionista Oscar Diggs lavora in un piccolo circo di paese con il nome d’arte di “Grande e potente Oz”. Ma le sue “illusioni” fanno breccia anche nel cuore delle numerose ragazze che si invaghiscono di lui, finché un fidanzato deluso (di una tra le tante donne sedotte e abbandonate) non cerca di fargliela pagare. Oscar è così costretto a fuggire su una mongolfiera. Attraverserà una tempesta e giungerà su una misteriosa e magica terra, in cui dovrà confrontarsi con i problemi dei suoi abitanti e con la lotta di tre streghe.

Il film è l’ideale prequel del capolavoro del 1939 “Il mago di Oz” diretto da Fleming (basato sul famoso romanzo di L. Frank Baum “Il meraviglioso mago di Oz”). Difatti, questa pellicola, che ha fatto la storia del cinema, raccontava le vicissitudini del famoso Mago, della piccola Dorothy e dei suoi compagni di avventura (lo Spaventapasseri, l’Uomo di latta e il Leone fifone), ma nulla diceva di come Oz avesse raggiunto la Città di Smeraldo e ne fosse diventato il re. Il film diretto da Sam Raimi ci restituisce questo “pezzetto” di storia, svelandoci i retroscena della vita del celebre mago e soprattutto della sua ascesa al potere.

Dal punto di vista stilistico, le cose più interessanti avvengono nei primi 20 minuti, in cui il regista ci regala delle scene molto interessanti con schermo in bianco e nero e in 4:3. Quando Oz (James Franco) viene catapultato in questo regno incantato e fantastico, l’immagine si allarga a 16:9 e vi è un’esplosione e un trionfo di colori, ma paradossalmente la storia perde il suo interesse. La curiosità generata in quei primi minuti lascia il posto a una trama più scontata e l’intero film si “normalizza”, dovendosi mettere al servizio di un progetto che, per sua natura, ha bisogno di accontentare un pubblico di straordinaria ampiezza, peraltro non troppo velatamente orfano di Dorothy. L’impressione è che l’imponente budget messo a disposizione dai produttori venga “sciupato” con scelte narrative banali, nonostante la ricchezza delle invenzioni visive, supportate da un 3D efficace.

Le tre streghe, la cattiva Theodora (Mila Kunis), la tradita e vendicativa Evanora (Rachel Weisz) e la brava Glinda (Michelle Williams) intrecceranno le loro storie finché Oscar trasformerà se stesso nel grande e potente mago di Oz usando la sua principale virtù, la furbizia, per creare l’illusione e la magia che salverà tutto e tutti.

Citazione d’onore per la bambina di porcellana. Oggetto animato e fragile, che suscita un affetto e una simpatia istantanea, molto riuscita anche livello tecnico (ottimo il lavoro di computer grafica).

Ad ogni modo, concludendo, il film non aggiunge molto al mito di Oz e non offusca la memoria dell’originale.

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