Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 256
Trama: Sir Thomas è un magnifico esemplare di Maine Coon rosso. Maestoso, supponente e un po’ cinico. Insofferente alla stupidità della razza umana, il cui unico pregio è il pollice opponibile, Sir Thomas ha uno sguardo impietoso sull’inettitudine della sua servitù. Nella fattispecie, la disgraziata Umana che gli è toccata in sorte: Federica. A lei il compito di soddisfare le sue infinite richieste, che vanno dall’intrattenerlo con giochi sempre nuovi, al nutrirlo con le leccornie più prelibate, fino allo spazzolare regolarmente il suo manto affinché si mantenga sempre lucido e soffice. Le disavventure di Federica, raccontate attraverso gli occhi e la voce di Sir Thomas, si colorano di un’ironia irresistibile che ci conferma che il rapporto di sudditanza tra umani e felini è una delle poche certezze della vita.
Libro decisamente spassoso, il mondo visto attraverso gli occhi di un gatto, ma non di un gatto qualunque, di un Maine Coon, razza regale e altezzosa in tutte le sue sfaccettature. Il Micio-pensiero interpretato magistralmente da un felino, animale notoriamente non addomesticabile, di fatto sono i felini che addomesticano i loro compagni umani, che inconsapevoli si lasciano addomesticare e ne diventano quasi schiavi.
La storia è molto divertente, e racconta le vicende del protagonista in forma di diario, tant’è che ogni storia inizia con “caro diario”.
Molto divertente il racconto in prima persona da parte del protagonista (il gatto) dove l’umana nonché scrittrice è posta in secondo piano, d’altro canto dal punto di vista del protagonista gli umani sono relegati al ruolo di “servitù” di sua maestà il gatto.
Chi possiede un gatto (e il corsivo è d’obbligo) leggendo queste pagine si vedrà immedesimato nel ruolo di servitù e riscontrerà tante sfaccettature del proprio amico felino.
Molto divertente il parallelo umana/gatto dove l’umana fa di tutto per rendere piacevole e interessante la vita del suo amico peloso trasformandosi a volte in una sorta di Fantozzi in gonnella, quasi inutilmente perché Sir Thomas (il gatto) la considera alla stregua di un elettrodomestico difettoso e per questo fa richiesta di sostituzione fintanto che è in garanzia.
La scrittura è scorrevole e divertente, è facile immedesimarsi nell’umana alle prese con i problemi domestici e soprattutto con i vari tecnici svogliati e/o incompetenti con cui deve avere a che fare; meno facile immedesimarsi o comprendere il micio-pensiero del protagonista che si comporta come un dittatore a cui è dovuta fedeltà e ubbidienza.
Lettura leggera e non impegnativa, libro adatto a chi ha un amico felino e ama i gatti nonostante tutto ciò che comporta la convivenza con loro.