Indiecinema Film Festival: serata finale al Circolo ARCI Arcobaleno

Dopo la pre-chiusura del 12 ottobre al Caffè Letterario, la cerimonia di premiazione dell'Indiecinema Film Festival proseguirà domenica 13 ottobre al Circolo ARCI Arcobaleno di Roma, dove è prevista la serata conclusiva del festival!

Per quanto riguarda la cerimonia di premiazione e la proiezioni di alcuni tra i film vincitori, la terza edizione di Indiecinema Film Festival è andata incontro a un provvidenziale sdoppiamento. Sabato 12 ottobre è infatti in programma al Caffè Letterario di Roma una prima tranche dell’evento, con la proiezione dei seguenti film: Night Marketdi Yingyu Zhu, Chenyi Zhu, Xinyu Sun (vincitore del Concorso Animazione & Videoclip), La città oltre il tunnel di Lucilla Colonna (Vincitore Premio Talent Indiecinema), Manny di Pierre Alexandre Ducos ( DOT (brano dei Sucking Leech) di Luis Manuel Quiroga a.k.a. Luisma (entrambemenzioni speciali del Concorso Animazione & Videoclip, col “bonus track” rappresentato dalla proiezione di un altro video di Luisma, fuori concorso, Life Kills dei Depopulation Department) e ou’re On Your Own, Kid di Michael Matsui (menzione speciale per il Concorso Cortometraggi).

A conclusione dell’evento, altro momento musicale di alto livello con il concerto dei Garage 42!

Ma entriamo ancora di più nel vivo con l’esposizione, maggiormente dettagliata, di quella sarà l’ultima serata di questa edizione di Indiecinema, ovvero l’evento di chiusura che avrà luogo al Circolo ARCI Arcobaleno (Via Pullino 1), dalle ore 20 in poi, domenica 13 ottobre 2024! Con la proiezione di altri film vincitori e tanti ospiti in sala, per l’incontro col pubblico moderato dal Direttore Artistico del festival Stefano Coccia.

Treasure Haunt di Carlos Lerma (Stati Uniti- Messico, 2023)

Vincitore ex aequo del Concorso Animazione & Videoclip

Motivazione: “Treasure Haunt è stato un tuffo nel cuore. L’emozione di un genitore che non dorme con il suo bambino e fa di tutto per farlo. Smaterializza il suo corpo per diventare solo anima e arrivare dal suo cucciolo. Un messaggio bellissimo, anche perché trattasi del papà (siamo troppo abituati a parlare solo delle mamme). Musica armoniosa con il tema. Disegno semplice. La cosa che mi ha toccata parecchio è stata la scelta di non disegnare il volto della persona amata, come forma di rispetto. Si tratta di un’emozione pura

When Buying a Fine Murder di Gabriele Tacchi (Italia, 2023)

Vincitore del Concorso Cortometraggi

(sarà presente in sala il regista)

Motivazione: “Un po’ lungo per un corto, ma sviluppato molto bene come dinamica, tempistica ed effetto sorpresa. Belle la recitazione e la colonna sonora. La trama è intraprendente e, anche se il tema è scomodo, viene trattato con una certa ironia che lo rende giustificabile.

Anedonia di Fabrizio Pesaro (Italia, 2023)

Menzione Speciale Concorso Lungometraggi

(Saranno presenti in sala il regista e parte del cast)

Sinossi: “Una coppia è costretta a restare a casa perché l’aria fuori è diventata tossica dopo un disastro indeterminato. La convivenza forzata porta la loro relazione a un punto di non ritorno.

Black Sugar Red Blood di Luigi Toscano (Germania, 2023)

Menzione Speciale Concorso Documentari

SinossI: “Anna… Non sa se quello è il suo vero nome. Perché a parte il vago ricordo del suono di questo nome, associa solo una cosa alla sua prima infanzia: una paura orribile. Dei medici delle iniezioni e del sapore dolce-amaro di una zolletta di zucchero nel giorno della Liberazione. Anna Strishkowa è una bambina quando si trova sulla vialetto di Auschwitz il 4 dicembre 1943. Non conosce né i nomi dei suoi genitori né il luogo in cui è nata.

Per Luigi Toscano, Anna Strishkowa è anche la prima sopravvissuta di Auschwitz ritratta per la mostra del suo progetto “Contro l’oblio” a Kiev. Da allora ha fotografato più di 500 altri sopravvissuti, ma il destino di Anna non lo lascia mai andare via in pace. Luigi vuole aiutare Anna a decifrare la sua identità.

Ma poco prima dell’inizio delle riprese, Putin invade l’Ucraina. Le bombe che cadono su Kiev catapultano Anna indietro agli orrori della sua infanzia. Luigi si offre di portarla da Kiev a Mannheim. Ma Anna rifiuta. Hitler l’ha derubata della sua identità e lei non vuole lasciare che Putin le porti via la casa. C’è la conferma del tatuaggio di Anna da prigioniera, che è stata registrata ad Auschwitz. Ma ulteriori ricerche non hanno portato a nulla. Il padre adottivo ha fatto rimuovere il tatuaggio poco prima che Anna iniziasse la scuola. Per proteggerla, crede Anna.

Un film di propaganda sovietica che mostra Anna poco dopo la liberazione solleva dubbi sul numero dei prigionieri precedentemente ipotizzato. Contro ogni aspettativa, Luigi scopre l’indizio decisivo in una cartella clinica ingiallita dell’archivio di Auschwitz.

I nuovi indizi puntano a parenti ancora vivi. Conducono da Auschwitz alla Bielorussia, dal campo di Potulice-Lebrechtsdorf a Kiev e Drohobytsch, fino a Unna nel Nord Reno-Westfalia”

INGRESSO CON TESSERA ARCI + 4 EURO DI SOTTOSCRIZIONE

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