Palazzo Cipolla, uno degli storici palazzi sito in Via del Corso, ospita una mostra dell’artista francesce, naturalizzato americano, Arman. La retrospettiva è composta da circa settanta opere, realizzate sin dagli esordi negli anni ’50, fino a quelle realizzate nei primi anni duemila.
Le opere di Arman tornano in Italia dopo più di quindici anni dall’ultima antologica a lui dedicata, arricchite da nuove opere realizzate negli anni più recenti e monumentali, oltre che spettacoli per la vista.
Il percorso espositivo si snoda attraverso opere pittoriche e sculture, ma anche da assemblaggi e ricostruzioni, disegni e azioni.
Le opere di Arman nascono dall’idea di raccolta e collezione, presente nia nei Cachets, ove l’artista utilizza obliterazioni con timbri e inchiostro misti a pittura, sia nelle Accumulations di oggetti e utensili, come lampade o ferri da stiro, ma anche profumi o attrezzi da lavoro. Vi sono anche le opere della serie Poubelles e Inclusions, in cemento e in resina, ove è proprio il concetto di scarto e di resto quello che viene evidenziato. Oggetti recuperati dall’abbandono e rimodellati in arte.
Nelle opere Colères o Rages degli anni sessanta, o in quelle più recenti tipiche del Sandwich Combo, della fine dei novanta, l’artista annulla la funzionalità dell’oggetto, scomponendolo o addirittura distruggendolo. Ciò avviene attraverso due processi, ovvero quello di “mescolare” gli oggetti tra di loro fino a costruirne uno nuovo, come quello di un frigorifero e di un carrello della spesa, oppure quello di un letto a baldacchino e un pianoforte. L’altro processo è quello di distruggere l’oggetto – opera.
La mostra è accompagnata da una monografia pubblicata da Silvana Editoriale, che ricostruisce cinquant’anni di creatività attraverso la cronologia storico-contestuale e quella dell’artista, correlate dalle immagini di opere e documenti, fotografie personali e testi di poetica di Arman.
La mostra è realizzara e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo in collaborazione con Marisa Del Re, la Arman Marital Trust, Corice Arman Trustee e con il supporto tecnico di Civita. La mostra è curata da Germano Celant.
La mostra è aperta al pubblico fino al 23 Luglio 2017.