Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi
Pagine: 432
Trama: La casa di legno brucia nel cuore della notte. Lingue di fuoco illuminano la vallata fra le montagne. Nel silenzio della neve che cade si sente solo il ruggito del fuoco. E quando la casa di legno crolla, restano soltanto i sussurri impauriti di chi è riuscito a fuggire in tempo. Ma qualcosa non è come dovrebbe essere. I conti non tornano. E il destino si rivela terribilmente crudele nei confronti di una madre: Serena. Se c’è una parola con cui Serena non avrebbe mai pensato di identificarsi è proprio la parola «madre». Lei è lo «squalo biondo», una broker agguerrita e di successo nel mondo dell’alta finanza. Lei è padrona del suo destino, e nessuno è suo padrone. Ma dopo l’incendio allo chalet tutto cambia, e Serena inizia a precipitare nel peggiore dei sogni. E se l’istinto materno che lei ha sempre negato fosse più forte del fuoco, del destino, di qualsiasi cosa nell’universo? E se davvero ci accorgessimo di amare profondamente qualcuno soltanto quando ci appare perduto per sempre? Questo non è semplicemente l’ultimo capolavoro di Donato Carrisi. Perché Serena non è un personaggio come gli altri, e questa non è una storia come le altre. Questo è un viaggio inarrestabile alla scoperta degli angoli più oscuri del nostro cuore e delle nostre paure, al termine del quale il nostro modo di vedere il mondo, semplicemente, non sarà più lo stesso.
Ultimo libro di questo autore fuori dal comune.
Anche questa storia è un’analisi introspettiva dell’animo umano, a volte solo contorto, a volte perversamente sottile.
Apparentemente è la storia di una manager rampante che a causa di un imprevisto vede la sua vita irrimediabilmente stravolta; l’imprevisto è una gravidanza e ciò è incompatibile con i ritmi frenetici della sua attività, la soluzione è a portata di mano ma un altro imprevisto fa sì che tutto proceda secondo natura e la nostra protagonista (Serena) deve forzatamente adattarsi alla sua nuova condizione di madre single.
Tutto sembra procedere senza intoppi fino a che non organizza una settimana in montagna sulla neve per la figlia, che finisce tragicamente e qui comincia il tracollo psicologico e non solo, della nostra protagonista.
Questo libro è la storia di una madre che non si rassegna alla perdita della sua unica figlia e fa tutto quello che le è possibile per scoprire la verità sull’incendio che se l’è portata via. Nel frattempo la vita di Serena subisce un drastico tracollo che la porterà fin sull’orlo del baratro della sua esistenza, perde tutto: lavoro, soldi, casa, amici, conoscenti e per poco non perde anche la ragione ma non demorde, e questa è l’unica cosa che la mantiene vigile e attiva fino alla fine, fino a quando non aprirà il vaso di Pandora che mai avrebbe voluto aprire, ma che alla fine le farà ritrovare la serenità e la forza di voltare pagina.
Come in ogni libro di Carrisi, l’introspezione è sempre in primo piano, l’analisi psicologica dei personaggi è la chiave per riuscire a capire le connessioni tra i personaggi e le loro implicazioni.
La scrittura è fluida e coinvolgente, le vicende si susseguono secondo copione attanagliando il lettore al libro fino all’ultima pagina.
Consigliato a chi ama le storie drammatiche e gialle, contorte piene di colpi di scena e di stravolgimenti con un finale per niente scontato.
