Autore: Maurizio De Giovanni
Editore: Einaudi
Anno edizione: 2024
Pagine: 240
Trama: Sotto un diluvio che non concede tregua, circondati da nemici e nonostante dolorosi problemi personali, i formidabili poliziotti del commissariato di Pizzofalcone si districheranno fra segreti, ipocrisie, rancori. Arrivando a scoprire una verità quanto mai inaspettata.
«Non smetterà mai di piovere. Continuerà per sempre. Non sarà più possibile uscire all’aperto, l’acqua salirà, raggiungerà i piani alti dei palazzi, tutti moriranno e l’umanità si estinguerà insieme agli animali in terra. Sopravvivranno solo i pesci. Non smetterà mai di piovere, e non importa. Sarà meglio, anzi, così questa maledetta città si laverà, alla fine».
Leonida Brancato era stato un penalista imbattibile. Il re del cavillo, lo chiamavano. Quando era andato in pensione, in procura avevano fatto festa. Da anni non si sapeva più nulla di lui, ma ora qualcuno lo ha ucciso e ha infierito sul suo cadavere. Un omicidio che appare privo di movente e che mette di nuovo alla prova i Bastardi.
De Giovanni non delude mai, in questo libro prosegue la serie dei gialli sulla squadra denominata i bastardi di Pizzofalcone.
Forse questo libro è un po’ sottotono rispetto agli altri, ma merita comunque di essere letto, sia per la trama che per la narrazione coinvolgente della vicenda.
La storia gira intorno all’omicidio apparentemente senza senso di un avvocato anziano ormai ritiratosi dall’attività che per la sua attività unita alla sua indole schiva e ruvida nel corso degli anni ha collezionato diverse inimicizie e alcuni nemici.
Interessante lo svolgersi delle indagini a 360 gradi della squadra che scoperchiano diversi vasi di Pandora, e le indagini introspettive dei personaggi, ognuno con la sua storia, i suoi demoni, le sue piccolezze.
Scrittura come sempre fluida e accattivante, anche se a volte la pioggia (come metafora e non solo) è un po’ troppo scrosciante nel racconto.
Personaggi credibili e ben delineati.
Finale a sorpresa costruito ad arte, con un colpevole che racconta una storia pour parler e questa volta la giustizia si deve accontentare di vincere un match ma non l’incontro finale.
Morale? Mai sottovalutare un rubinetto che gocciola.