Polifemo Innamorato – la solitudine che canta
Domus Aurea
6 ottobre 2024
Di e con: Giovanni Calcagno
Musiche e canti: Puccio Castrogiovanni
Occhio esterno e costumi: Alessandra Pescetta
Marionette corporee: Bianca Bonaconza
Danzatori: Vanessa Lisi e Marco Di Dato
Info: Polifemo innamorato è uno spettacolo in quadri. La storia dell’impossibile amore tra Polifemo e Galatea adotta registri (la danza, la narrazione, la musica, ma soprattutto le marionettte corporee di grandezza naturale) che contribuiscono a evocare questa vicenda mitica in una dimensione scenografica rituale. La narrazione si intreccia con l’azione danzata e con la musica, che diventa anche canto. L’ambientazione è essenziale e contemporanea. Le musiche, i canti e i paesaggi sonori di Puccio Castrogiovanni coniugano sonorità etniche con declinazioni elettroniche e accompagnano i testi che spaziano dall’italiano al greco antico, dal siciliano al veneto, al napoletano. A metà tra opera performativa contemporanea e narrazione tradizionale, Polifemo innamorato è uno spettacolo che avvicina i registri del colto e del popolare tentando di poter interessare un pubblico di ogni età e provenienza.

Nella magica cornice della Sala Ottagona della Domus Aurea, un intenso Giovanni Calcagno veste i sentimenti, il dolore e l’Amore non corrisposto del ciclope Polifemo, che Ulisse incontrò e accecò nell’Odissea. Ma il Polifemo qui rappresentato è quello cantato nell’Idillio di Teocrito: un giovane ciclope, innamorato senza speranza della ninfa Galatea, che per lei si trasforma in poeta.

Calcagno intreccia a Teocrito le Metamorfosi di Ovidio, mettendo in scena una versione del Mito che tocca le vette dell’Arte a tutto tondo: dal teatro alla poesia, dalla musica alla danza, dal canto alle marionette, tutte le Muse contribuiscono a dar vita alla tragedia di Polifemo Innamorato, da Clio a Melpomene, da Tersicore a Erato, da Polimnia a Euterpe e Calliope. Interprete eccelso di emozioni e raffinato di linguaggio, Calcagno utilizza per la sua performance diverse inflessioni italiche, dal siculo al veneto al napoletano, che si fondono con il greco antico dando voce ad una tragedia senza tempo, mentre la simultanea compenetrazione dell’attore con le marionette di Bianca Bonaconza raggiunge l’Acme dello sposalizio tra piano fisico e spirituale, in una trasfigurazione di Polifemo da orrendo mostro ad anima profondamente tormentata.
Accanto a Calcagno, la Musa della Danza prende forma grazie alle interpretazioni di Vanessa Lisi e Marco Di Dato, in un connubio tra corpo e lirismo poetico, mentre l’intenso commento musicale di Puccio Castrogiovanni fa da contrappunto a Poesia e Danza, armonizzando voci e corpi in un tutt’uno inscindibile. Polifemo, Galatea, il pastore Aci, ucciso dal ciclope perchè reo di contraccambiare l’amore della ninfa: Melpomene ne racconta la tragedia, insieme all’arte mimica ed alla poesia amorosa di Polimnia ed Erato, per mezzo di un eccelso Calcagno, mentre Tersicore danza nei corpi della Lisi e Di Dato e Calliope ed Euterpe danno vita alle mani ed alla voce di Castrogiovanni. Occhio esterno che tutto vede contribuendo alla creazione di questa performance unica, la regista Alessandra Pescetta, artista di profondità non comune e compagna di vita e d’arte di Giovanni Calcagno.
Michela Aloisi