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THIESS
PROCESSO AL LUPO MANNARO BALTICO
di Gennaro Francione
PERSONAGGI E INTERPRETI
LA GIUDICESSA GUDRUN STEPPE – NICOLETTA VITIELLO
L’AVVOCATO GEDRIUS URBONAS – TOMMASO GIUNGATO
THIESS: IL VECCHIO LUPO MANNARO – ENZO RECCHIA
PERSENNA TÖNNIS: LA LADRA DI CHIESE – MICHELA SCARLETT
SUOR EVA BUCHOLZ – MIRIAM MAGALLA
OSTE/LOCANDIERE STANISLAO DIMITRESKU – ARMANDO BOTTARO
POSSIDENTE TERRIERA KATARZINA – LIANA GVARLIANI
e con La guardia: Piergiorgio Trillò
REGIA E ADATTAMENTO: ENZO RECCHIA
Grafica: Gennaro Francione
Cappella Orsini – 18 maggio – ore 19

INTRO: La trama si sviluppa nell’Ottobre 1691.
Un anziano contadino lettone a tutti noto come <<il vecchio Thiess>> viene accusato di essere un lupo mannaro.
Nel processo i giudici, e poi anche il pastore del villaggio, lo incalzano, cercando di fargli ammettere che, in quanto lupo mannaro, si era votato al diavolo. Cosa che egli nega decisamente e in maniera costante, pur riconoscendo di essere in grado di trasformarsi in lupo e di aver rubato del bestiame, sotto quelle sembianze, insieme ad altri lupi mannari suoi compagni.
Più sorprendentemente, racconta che, col suo branco di lupi mannari, si reca all’inferno, in determinati periodi dell’anno, non per servire Satana – come pretendono i giudici – ma per combatterlo. Anzi il benessere delle persone, del bestiame e dei raccolti dipende proprio dal risultato del combattimento coi diavoli.
I giudici nel processo reale a queste sorprendenti asserzioni che ribaltano l’immagine del lupo mannaro diabolico e malefico reagiscono con un misto di divertimento, curiosità, confusione e frustrazione.
Nella metamorfosi teatrale il nostro processo rievocativo viene intentato da un tribunale popolare al femminile. Ne deriva una causa davvero surreale, grottesca spesso anche comica, il cui finale già sorprendente in sé nella realtà, viene sconvolto da un ulteriore coup de théâtre.

Eravamo già da tempo sulle tracce del Lupo Mannaro, con pallottole d’argento nella bisaccia e una guida agli spettacoli della capitale per orientarci meglio. Sì, perché l’indiavolata (letteralmente) sarabanda ideata da Gennaro Francione e messa in scena con perizia da Enzo Recchia circola già da un po’, tra vari teatri. La volta precedente e cioè il 6 maggio la pièce era andato in scena, giusto per fare un esempio, al Teatro Golden di Roma nell’ambito della decima edizione del Festival del Teatro Forense organizzato da Vincenzo Sinopoli ed Andrea Maia, con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e dell’Associazione Nazionale Magistrati. Dopotutto è di un surreale, grottesco processo che stiamo parlando.
Ma dopo averlo recuperato alla Cappella Orsini, con la sua atmosfera fuori dal tempo e gli spazi saturi di memorie storiche, ci è più difficile immaginare Thiess – Processo al lupo mannaro baltico in un altro luogo. Come se location e spettacolo si fossero fusi alla perfezione.

La cappella Orsini, per chi non lo sapesse, è uno degli spazi più suggestivi della capitale: situata all’interno dell’antica chiesa di Santa Maria in Grottapinta, accanto a Campo de Fiori e vicino a Piazza Navona. Grazie all’attività della Fondazione Opera Lucifero ospita, assieme a originali mostre contemporanee, oltre 1500 opere di interesse etno antropologico provenienti da tutto il mondo che vanno dal secondo millennio a.C. fino al novecento, raccolta perlopiù ispirata dai viaggi in Oriente di Giuseppe Tucci.
Una simile cornice l’avevamo oltremodo apprezzata in passato tramite spettacoli di Burlesque, come quelli che facevano perno sul’artista Sally Van Tassel, per poi vederla rivitalizzata da questo spettacolo corale che del piano superiore sfrutta ogni anfratto, ogni porticina, ogni angolo traboccante di antichità per movimentare l’assurdo, visionario processo.

Tra momenti di salace ironia nei confronti di qualsiasi “caccia alle streghe”, forte della verve popolana e ruspante che comunicano tanto il protagonista che i suoi accusatori, Thiess – Processo al lupo mannaro baltico è un testo s’appoggia bene all’approccio dinamico e spigliato dell’intera compagnia, composta per l’occasione dal già menzionato Enzo Recchia e da Nicoletta Vitiello, Tommaso Giungato, Michela “Scarlett” Aloisi, Miriam Magalla, Armando Bottaro, Liana Gvarliani e Piergiorgio Trillò. Del resto avevamo già apprezzato la vena eccentrica e la capacità di gestire spettacoli con tanti personaggi in scena nel precedente Natale in casa Sbandavapori, per quanto riguarda Enzo Recchia, che non è soltanto uomo di teatro ma anche autori di insoliti cortometraggi. E di insolito, in Thiess – Processo al lupo mannaro baltico, c’è anche la soluzione finale, col pubblico stesso chiamato a partecipare “interattivamente” al processo.
