IL MUSEO CRIMINOLOGICO DI ROMA

Non tutti i romani e penso anche pochi turisti in visita alla nostra città conoscono il piccolo ma importante  Museo Criminologico.

Questo Museo è situato in una traversa di via Giulia e precisamente in via del Gonfalone ed è stato aperto al pubblico nel 1931, in precedenza i locali erano utilizzati per la conservazione dei reperti studiati dalla Polizia Scientifica per la soluzione dei vari crimini.

Questo Museo non ha avuto vita facile perché per lunghi periodi è stato chiuso ma ora, dal 1994 è finalmente aperto , speriamo definitivamente al pubblico.

museo criminaleIl Museo Criminologico conserva centinaia di reperti ed è suddiviso in tre settori: l’applicazione della giustizia dal Medioevo al XIX secolo, l’Ottocento e l’evolversi del sistema penitenziario e infine il Novecento con i protagonisti dei più efferati crimini dei nostri giorni.

Indubbiamente molti reperti che riportano alla memoria delitti spaventosi di cui abbiamo sentito parlare sono veramente raccapriccianti e vederli dal vivo vi assicuro che hanno un impatto violento che rimane impresso a lungo nella memoria.

museo criminale2Nella prima sezione si possono vedere gli strumenti di tortura usati nel Medioevo fino a quelli dell’Inquisizione, dalla poltrona irta di aculei alla Vergine di Noriberga dove i condannati venivano posti in piedi e poi la statua veniva richiusa trafiggendo il disgraziato con decine di spuntoni di ferro.

Tra gli oggetti più noti ci sono la tonaca rossa di Mastro Titta, ultimo boia dello stato pontifico e la spada che decapitò Beatrice Cenci, nonché alcune ghigliottine considerate molto più “umane”  per le esecuzioni capitali.

Lasciano poi veramente senza parole i letti di contenzione e i vari strumenti usati nei manicomi criminali per “curare” i criminali ritenuti pazzi.

Tra i pezzi più visitati annotiamo i coltelli della Cianciulli, nota come la saponificatrice di Correggio, questa gentile signora uccideva uomini  attempati e benestanti e con i resti confezionava saponette e dolcetti che poi offriva alle amiche.

Io un’amica così proprio non la vorrei e voi?

museo criminale4Per arrivare ad anni più vicini a noi ricordiamo la raccolta delle armi della banda Casaroli e la pistola con cui la contessa Bellentani uccise, durante una serata mondana il suo amante.

Nell’ultima sala ci sono molti reperti di contrabbandieri e le varie e ingegnose invenzioni dei carcerati per ipotetiche fughe e armi costruite con i materiali più strani.

Molto ricca è anche la raccolta di materiali osè  oggetti che erano illegali e quindi sequestrati.

Spero che questi pochi dati siano sufficienti per solleticare la vostra curiosità, e se andrete a visitare il Museo Criminologico ne uscirete un po’ turbati e un po’ sconcertati ma certamente soddisfatti per la conoscenza di un luogo fuori dal comune.

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