“Panico” è il vostro nuovo album uscito il 3 Giugno. Come nasce questo progetto?
“Panico” è il filo conduttore che attraversa i dieci pezzi presenti nell’album. Abbiamo voluto analizzare un momento specifico del panico, non quello dell’attacco, delle grida e della completa perdita di controllo della realtà, ma il momento appena precedente.
Momento in cui si cerca di rigettare e scacciare una realtà che è di continuo alle prese con un’instabilità talmente forte da non riuscire più ad essere costretta nella routine, a una goccia dal traboccare, anche se non necessariamente, nel panico.
laMalareputazione è stata definitiva una delle più interessanti rock band sulla scena romana. Un percorso artistico nato nel 2005 e che a suon di un buon rock, live e concerti spalla ad artisti più noti, ha permesso di farvi uscire allo scoperto e farvi apprezzare anche dal grande pubblico. Potremmo definirlo un piccolo miracolo musicale, in questi tempi ove i talent la fanno da padrona nel mondo della musica.
Nel 2007 abbiamo compiuto il primo salto, essenziale ma altrettanto difficile nella vita di una band, l’incisione del primo album dal titolo “L’arena instabile“.
Quando cominciammo a far girare la pre-produzione dell’album, molti critici, artisti e ascoltatori incominciarono ad avvicinarsi al progetto.
Alcuni importanti musicisti della scena romana come i Ratti della Sabina, Roberto Billi, Andrea Ruggiero, Legittimo Brigantaggio, Daniele Iacono, Matteo Scannicchio e via discorrendo, si appassionarono alla nostra musica contribuendo artisticamente con collaborazioni.
Nei mesi successivi molte furono le date in tutta Italia, e ottima la risposta della critica e del pubblico.
Non sappiamo se è possibile definirlo un piccolo miracolo, ma sicuramente una serie di eventi pieni di fascino, carica artistica e, perché no, un po’ di fortuna.
“Panico” è un concept album che esplora le contraddizioni della vita, che si incastra in una routine, uno schema di gesti ripetuti quasi a diventare ossessivo compulsivi, come a voler scacciare il pericolo di un attacco di panico, dovuto proprio all’incapacità di avere tutto sotto controllo. Come si affronta il panico da palcoscenico o il panico relativo alla presentazione di un nuovo lavoro al pubblico?
Stare sul palco e presentare un nuovo lavoro sono la linfa vitale di un progetto musicale.
Di sicuro il panico da palcoscenico o da pubblicazione del proprio lavoro sono affrontabili essendo sicuri del proprio progetto artistico.
Di fatto, per una band, “affrontare” il pubblico è la carica stessa che vivifica un lavoro intenso.
Qual è la canzone che più vi rappresenta in questo album e per quale motivo?
E’ probabile che quando si incide un concept album sia difficile individuare un pezzo che lo rappresenti di più.
Possiamo dire però che noi siamo soliti fare un piccolo “gioco” durante le incisioni. Quando ci chiudiamo in sala lasciamo uno “spazio” per un pezzo che scriviamo durante le incisioni stesse.
In questo caso il pezzo è “Conosco il tuo segreto”, che tratta di un segreto nascosto. Sul filo del Panico viene usato un paradosso in cui si chiede alla protagonista di questa canzone di dover scegliere tra due vite alternative, la vita di Wall Street o quella della Nouvelle Vague.
Molti sostengono che i vostri live sono ipnotici e coinvolgenti. Voi come li definiresti? Riscontrate gli stessi effetti?
Nel live proviamo ad espandere la nostra proposta artistica oltre la musica. Proviamo ad arricchire la nostra performance contaminando e facendoci contaminare da altre arti.
Grafiche, visive, teatrali o interagenti, proviamo a mettere in scena uno spettacolo a 360°. Questo sicuramente rende ipnotico un live che, soprattutto nella tournée di “Panico”, ha già dalla sua una sonorità rock molto intensa ed energica.
Quanto è cresciuta laMalareputazione dal primo album “L’arena Instabile“?
Credo che l’esperienza ci abbia insegnato a giocare con i suoni e a manipolare le composizioni per avere un risultato più diretto senza compromettere la profondità del messaggio.
Anche nei testi e nelle strutture abbiamo ambito ad una maggiore semplicità che, a differenza della facilità, è un obiettivo di difficilissimo raggiungimento e frutto solo di un percorso cosciente e che ha bisogno di tempo impiegato.
Quale consiglio dareste a chi vuole intraprendere il vostro stesso percorso artistico e lavorativo?
Credere molto nel proprio messaggio artistico e di giocare molto con la complementarietà di vecchie e nuove piattaforme artistiche e di socializzazione, soprattutto di non scoraggiarsi visto che questo è un Paese con grandi picchi di cultura e proposta artistica ma anche di diffusa ignoranza musicale.
Dove i nostri lettori potranno ascoltarvi live?
A breve usciranno le date del tour estivo e saranno comunicate sul sito ufficiale www.lamalareputazione.it e sui social media della band.
Progetti futuri?
Far ascoltare e far provare a più persone possibile “Panico”, oltre a creare una proposta artistica che vada oltre l’album e che, anche fuori dai live, costruisca un’interazione tra musica, parole, le altre arti ed i social media.