LA STANZA DI OSSIDIANA di Douglas Preston & Lee Child

Traduttore: E. Finocchiaro

Editore: Rizzoli

Anno edizione: 2017

Pagine: 406 p., Rilegato

EAN: 9788817093613

 

Trama: L’agente speciale Aloysius Pendergast è disperso. Il suo corpo non è ancora stato individuato e col passare dei giorni la speranza di trovarlo vivo sembra affievolirsi sempre di più.  Constance, la sua storica assistente, è annichilita dal dolore e cerca conforto rifugiandosi nelle stanze sotterranee della residenza di famiglia di Riverside Drive; a niente servono le attenzioni di Proctor, la fedele guardia del corpo di Pendergast, che tenta di rassicurarla. Nella casa, però, un’ombra è in agguato. Una figura sinistra e minacciosa, che emerge dal passato e che all’improvviso trascina Constance via con sé. Proctor si lancia in un inseguimento mozzafiato sulle tracce del rapitore fin nei luoghi più remoti e lontani, dalla Mauritania alla Namibia al Botswana. Eppure, proprio nel momento in cui l’uomo sembra avvicinarsi alla soluzione, tutto si ribalta e un altro complesso ingranaggio comincia a muoversi: dov’è la vera Constance? Il rapitore non ha forse un volto conosciuto? La stanza di ossidiana è una caccia all’uomo tra- volgente e adrenalinica, capace di condurre il lettore attraverso una serie di camere vuote, dentro un labirinto impossibile in cui la soluzione, l’uscita, la fine sperata sembra essere sempre dietro l’angolo.

Come sempre questi autori mescolano abilmente mistero, giallo, azione con un pizzico di surreale ed ecco servita su un piatto d’argento una storia incredibile e impossibile ma non indigesta e anzi, piuttosto gradevole da leggere.

I personaggi chiave su cui ruotano i libri di questi scrittori sono sempre l’imperturbabile agente molto speciale Aloysius Pendergast che pare avere 9 vite come i gatti e sempre un asso nella manica per uscire da situazioni senza scampo, il suo terribile fratello Diogenes che più volte è stato dato per morto ma ricompare sempre con un piano sempre più assurdo e crudele e la sua improbabile e immortale nonché immarcescibile e anacronistica nipote Constance. Anche in questo libro si intrecciano storie di famiglia e leggende di vario tipo condite dal solito pizzico di magia e mistero che caratterizza questi autori, e come sempre nonostante la trama sia piuttosto fitta e in alcuni tratti apparentemente inconcludente, ecco che appare il bandolo della matassa e il mistero si dipana.

La struttura del racconto è ben definita, il ritmo convincente, i personaggi sempre sopra le righe ma il romanzo funziona, ha una linearità nella sequenza degli accadimenti e come sempre il finale è imprevedibile ma in un certo senso “aperto” per cui ci si aspetta che possa esserci un gradito e altrettanto assurdo seguito.

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