Coreografia – JORDEN MORRIS
Musiche – compositori vari
Costumi -ANNE ARMIT & SHANNON LOVELACE
Scene – ANDREW BECK
Luci – PIERRE LAVOIE
Drammaturgia – RICK SKENE
Make-up design – MELISSA GIBSON
Dopo aver avuto più di 100.000 spettatori nel Nord America, sbarca, per la prima volta in Italia, come terza tappa del tour europeo, dopo la Germania e l’Olanda, il Moulin Rouge della Canada’s Royal Winnipeg Ballet.
Il Moulin Rouge è uno dei più famosi locali a luci rosse di un quartiere parigino, inaugurato fine 800, che ha ispirato molti autori a farne la base per le proprie opere. Lo stesso pittore Toulouse-Lautrec amava passarci le serate e ritrarre, in quella che poi è diventata una delle sue opere più belle, uno scorcio del locale chiamato: “Ballo al Moulin Rouge.
La trama del balletto è la storia, tormentata e impossibile, tra una ballerina, Nathalie, ed un pittore, Matthew. Lei diventa ballerina del Moulin Rouge assoldata dal proprietario Zidler, il quale si invaghisce di lei e fa di tutto per ostacolare l’amore tra Nathalie e Matthew.
Nel balletto troviamo anche la figura dello stesso Toulouse-Lautrec che, dopo aver criticato duramente i lavori di Matthew come pittore, tenta di aiutare i due amanti proteggendoli dal proprietario del Moulin Rouge, Zidler, distraendolo per agevolare un incontro tra i due amanti. Un incontro che che ha come sfondo una stupenda scenografia: la torre Eiffel ed una esibizione a due, molto toccante.
Ballerini bravissimi, costumi impeccabili e meno succinti di quelli che troviamo al locale di Parigi oggi, musiche bellissime che spaziano tra la classica, il tango, fino ad arrivare alla musica/ballo parigina proprio del Moulin rouge: il can-can!
Una sorta di Romeo e Giulietta alla francese.
Sentimenti di allegria contrapposti alla disperazione si alternano sul palco e vengono percepite attraverso la musica ed i movimenti del corpo di ballo della RWB Company (Royal Winnipeg Ballet).
Il can-can rimane sempre un ballo coinvolgente che trascina tutti gli spettatori a batter le mani a tempo di musica.
Piroette, gonne svolazzanti, gambe che si alzano fin sopra la testa, colori sgargianti fanno da apripista al grande, tragico, finale.