Noel Gallagher allo X-TRA di Zurigo

Potente esibizione per l'ex Oasis in un club ideale per la musica dal vivo.

Era il leader in ombra, il fratello sotto traccia degli Oasis, apparentemente in secondo piano rispetto al front-man Liam. Ma Noel Gallagher degli Oasis ne era la vera anima, l’autore di gran parte dei testi e delle musiche della band che ha spopolato in tutto il mondo negli anni ’90.

Da qualche anno, fratello Noel ha fondato i “Noel Gallagher’s High Flying Birds” e la data dell’11 aprile allo X-TRA di Zurigo fa parte del tour mondiale dell’album “Chasing Yesterday“, il secondo album della band dopo il disco d’esordio, l’omonimo “Noel Gallagher’s High Flying Birds”. Il tour, dopo aver toccato le principali capitali europee, ha fatto tappa in Asia, America e Australia.

Si inizia al buio, con delle note che cominciano a vibrare nell’aria. Si tratta di “Everybody’s on the Run“, uno dei singoli di maggior successo dell’album di esordio. Una ballata di oltre cinque minuti in cui si afferma la necessità, più che il desiderio, della fuga. “Tutti sono in fuga (everybody’s on the run) da qualcosa. Nessuno si sente a posto. Nessuno è dove dovrebbe essere. Tutti sono alla ricerca di qualcosa.” È quindi la volta di “Lock All the Doors“, canzone ripescata dal periodo degli Oasis (era rimasta fuori da “Definitely Maybe”, l’album d’esordio degli Oasis), che ricrea perfettamente l’atmosfera Britpop, altamente creativa e sopra le righe della band inglese. Una vera chicca di questo Noel Gallagher 2.0.

Arriva quindi il momento di “In the Heat of the Moment“, uno dei singoli di maggior successo dell’ultimo album, che dimostra ancora una volta il grande talento di Noel Gallagher nella composizione musicale di brani che restano appiccicati alla memoria. In rapida successione arrivano “Riverman”, “Talk Tonight”, la bella “The Death of You and Me” e “You Know We Can’t Go Back” il pubblico ormai è partecipe in tutta la sala…ma il meglio sta per arrivare.  Partono le note di “Champagne Supernova“, uno dei maggiori successi degli Oasis, forse la canzone più psichedelica di tutta la loro produzione. Un testo surreale e un ritornello criptico ma di esplosiva interpretazione scatena il pubblico dello X-TRA. Quindi “The Dying of the Light”, “Sad Song”, “D’Yer Wanna Be a Spaceman?” per arrivare a “The Mexican”, “Half the World Away” e “Listen Up”.

Il concerto si avvia verso la conclusione. Suonano le note di “If I Had a Gun…“, brano dell’album di esordio da solista di Noel, ma che ricorda perfettamente le strutture musicali degli Oasis. E’ la volta di “Digsy’s Dinner” e “The Masterplan”, ma ormai ci si avvia alla conclusione del concerto e il pubblico si aspetta i grandi classici…Partono le note di “Wonderwall“, una delle più celebri canzoni degli Oasis. Una ballata che ha scaldato gli animi, soprattutto di coloro che erano poco più che adolescenti a metà anni ’90. Si giunge ad “AKA… What a Life!“, una delle canzoni più belle e innovative dell’album “Chasing Yesterday”, in cui si mescolano acid rock insieme al pianoforte in stile house. Ma il gran finale è tutto riservato a “Don’t Look Back in Anger“, sicuramente uno dei capolavori a marca Oasis, scritta e cantata (insolitamente) anche nella versione originale da Noel Gallagher.

Il concerto si chiude tra gli applausi. Un Noel Gallagher che dal vivo risulta essere inaspettatamente simpatico e gioviale. La maturità evidentemente gli ha smussato gli angoli più duri del suo carattere. L’importante, ad ogni modo, che a livello di composizione musicale il talento sia rimasto inalterato.

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