Palazzo Incontro, 14 Febbraio 2012, Roma
Presentata presso il Palazzo Incontro, il palazzo della Provincia di Roma, la mostra ispirata alla graphics novel “Palacinche, storia di un’esule fiumana” , nell’ambito del progetto “Storia e Memoria”.
Ospiti della presentazione gli autori, Alessandro Tota e Caterina Sansone, oltre Elena Cos, la “protagonista” di questo libro, assieme al coordinatore del progetto “Storia e Memoria” Umberto Gentiloni e al poeta Valentino Zeichen.
Una mostra, ma soprattutto un libro, che narra la storia ispirata ad Elena Cos e alla sua famiglia; una storia, forse come tante, di esuli fiumani che hanno dovuto abbandonare le loro terre alla ricerca di un posto dove vivere.
Nel corso del Novecento Fiume è stata una città austro-ungarica con una forte presenza italiana sul territorio, passata poi sotto il dominio italico, jugoslavo ed infine croato. Gli italiani hanno dovuto abbandonare Istria e la Dalmazia poiché considerati da molti “fascisti” e da altri “stranieri”, così la fuga verso l’Italia è stata necessaria per poter semplicemente vivere. Una storia passata attraverso i centri profughi, le baracche, i pregiudizi ed infine finalmente l’integrazione e l’arrivo di una vita normale.
Il libro, oltre ad essere disegnato da Alessandro Tota, uno dei nuovi pilastri del fumetto italiano, è integrato con le fotografie di Caterina Sansone, giovanissima fotografa di base a Parigi, proprio come Tota.
Alessandro e Caterina ripercorrono insieme le tappe del viaggio di Elena, raccontando con disegni e fotografie, le tappe di questo viaggio, integrandolo con i ricordi e le interviste ad Elena.
Un viaggio a ritroso nel tempo e nei luoghi della memoria, i posti che col tempo cambiano fisionomia, che si integrano con la contemporaneità di chi vive una quotidianità inconsapevole, lontano dalle atroci storie di chi quelle terre le ha dovute abbandonare o subirne soprusi.
Una storia dal sapore agrodolce, vissuta attraverso i ricordi d’infanzia di Elena e le sue “palacinche”, ovvero quelle frittelle che cucinava e mangiava.
La mostra, come il libro, si snoda attraverso immagini fumettate e le fotografie, comparate anche con le vecchie fotografie ed ai documenti appartenenti alla famiglia di Elena.
Il poeta Valentino Zeichen, intervenuto alla presentazione, racconta i suoi “non” ricordi; come tutte le persone, si tende ad eliminare dalla memoria ciò che di terribile si è vissuto, per poter al meglio proseguire il corso della vita.
Ricordi che piano piano, grazie anche a “Palacinche” sono riaffiorati, stimolandone emozioni e sensazioni. La memoria che aiuta a non commettere più gli stessi errori, la memoria che è la principale fonte alla quale attingere per scrivere la storia del presente e del futuro, da oggi passa anche attraverso la graphic novel.
La mostra è ad ingresso libero ed è visitabile fino al 10 Marzo.