“Senza Remore” è il tuo disco d’esordio. Raccontaci come nasce.
Nasce da anni di spasmodica scrittura. I 9 brani contenuti nel disco sono stati scelti su oltre 40 brani a disposizione.
“Non ho tempo” è invece il singolo che anticipa l’album. Un invito a vivere appieno la propria vita?
Assolutamente si, il tempo scorre al contrario e, purtroppo, quando si è giovani non lo si capisce, anzi. Sembra che il tempo debba essere eterno e così ci si consente di perderlo.
Dichiari che “Le canzoni esistono prima che noi le creiamo, semplicemente scelgono da chi essere scritte.” Quindi il destino incide molto, secondo te, su ciò che è un artista?
Il destino decide su tutto, non si può studiare per diventare un’artista. L’arte è un dono che ci viene concesso, ha un qualcosa di quasi divino.
9 Tracce, 9 sfumature di Sabina. Quanto di te c’è in questo disco?
Molto. Tutti i brani del disco nascono da storie vere, di cui non sono sempre la protagonista, ma che ho vissuto “dal vivo” .
Un disco rock, intenso e variegato, come solo l’universo di una donna può essere. Quanto il rock ti ha condizionato e viceversa?
Il rock più che condizionarmi mi ha offerto un mezzo per esprimere ciò che il mondo, la mia vita, le mie esperienze mi hanno regalato e che sento di condividere.
Quali sono le più grandi artiste femminili che ammiri e dalle quali magari cerchi di carpirne i lati migliori?
Sono tantissime.
Per lo stile chitarristico certamente Ani Difranco, mi piace la splendida voce di Tori Amos, la carica di PJ Harvey, l’austerità di Aimee Mann, ma anche voci come quelle di Joni Mitchell e Joan Baez, la profondità di Sinead O’Connor e Tracy Chapman. L’elenco è davvero infinito!
Per cosa non avresti tempo (parafrasando il titolo del tuo album) e per cosa invece saresti sempre disponibile?
Non ho tempo da donare a persone che non lo meritano mentre ho sempre tempo per i miei “amici” e per le persone a cui voglio bene.
Progetti futuri?
Cominciare al più presto a lavorare al nuovo album.
