UNA CHIACCHIERATA TRA LE STELLE

Incontro con un astrofisico alla scoperta di nuovi pianeti

Moltissimi  studenti curiosi hanno affollato l’Aula Magna del Liceo Scientifico A. Romita di Campobasso, il 27 novembre, in occasione dell’incontro con l’autore del libro “ALTRE TERRE – ALLA RICERCA DI PIANETI EXTRASOLARI”:  prof. Giovanni Covone.

Il testo fa parte della cinquina di libri scelti che partecipano al Premio Asimov.

“Il Premio Asimov è un riconoscimento riservato ad opere di divulgazione e di saggistica scientifica particolarmente meritevoli. Esso vede come protagonisti sia gli autori delle opere in lizza che migliaia di studenti italiani, che decretano il vincitore con i loro voti e con le loro recensioni, a loro volta valutate e premiate.”

I 5 libri finalisti dell’edizione 2024 sono:

  • La scorciatoia. Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano.
  • Altre terre. Viaggio alla scoperta di pianeti extrasolari.
  • L’universo su misura.
  • Clima 2050 – La matematica e la fisica per il futuro del sistema Terra.
  • Dieci cose che ho imparato.

Noi dell’Associazione Sul Palco siamo stati onorati di poter organizzare, insieme alla professoressa Lucilla Cerio, del Liceo Romita,  l’incontro con l’autore in questione.

Nonostante non tutti i ragazzi avessero letto il testo del prof. Covone, l’argomento trattato ha creato un interesse inaspettato: fiumi di domande sono state rivolte all’autore, domande di tutti i generi: se l’Università di Napoli, la Federico II, dove il prof. Covone insegna Fisica e Cosmologia, sia una buona università e domande più scontate come: “Siamo solo nell’Universo?”, “Esistono gli alieni?”, “la Terra è l’unico pianeta abitabile?” etc… ; domande alle quali il prof. Covone non solo non si è risparmiato nel dare risposte, ma sono le stesse presenti nel suo libro alle quali, quando possibile, fornisce una risposta prettamente scientifica descrivendo le varie scoperte astronomiche del passato e del presente.

Il prof. Covone è al suo primo libro, un libro che tratta, appunto, della ricerca di pianeti extrasolari. Lui in persona, insieme ad un team della NASA,  grazie all’utilizzo di Tess, il telescopio spaziale Transiting Exoplanet Survey Satellite, ha scoperto, nel 2020, un nuovo pianeta simile alla Terra: TOI 700d.

TOI 700 d fa parte di un sistema planetario formato da tre esopianeti (Toi-700b, Toi-700c e Toi-700d) in orbita intorno ad una stella nana rossa (Toi-700) la cui massa è circa la metà di quella del Sole, e si trova proprio nella cosiddetta “zona abitabile”, cioè alla distanza ideale dalla sua stella che potrebbe permettere al pianeta di avere acqua liquida in superficie.

Ovviamente, come anche affermato dal prof. Covone, ad oggi, la tecnologia conosciuta non ci permette di viaggiare così tanto (TOI 700d dista 101,4 milioni di anni luce) da poterci recare su quel pianeta, né, sempre ad oggi, ci sono pianeti che potrebbero essere colonizzati, ma quello che importa, come ribadito più volte dal professore è sapere se su altri pianeti ci sia una qualche forma di vita: che sia un’alga, un batterio, una qualsiasi cosa “viva”.

Nel suo libro “Altre Terre”, Covone parte dagli studi dei principali scienziati che hanno portato alla scoperta del sistema solare e oltre, come Epicuro, Aristotele, Giordano Bruno e ci tiene a precisare che anche Edgar Allan Poe, che tutti conosciamo come  uno dei primi scrittori americani saliti meritamente sul palcoscenico della letteratura mondiale per i suoi racconti thriller e horror, prima di morire, scrisse nel 1848 un libretto intitolato “Eureka” che ritenne il capolavoro della sua vita. In una lettera scritta a sua zia Maria Clemm, Poe esternò tutto il suo desiderio di conoscenza, descrivendo la nascita dell’universo derivante da una Particella primordiale: “Dall’unica Particella presa come centro supponiamo sia irraggiato sfericamente, in tutte le direzioni, a distanze immense ma tuttavia definite nello Spazio precedentemente vuoto, un certo numero inesprimibilmente grande, ma tuttavia limitato, di atomi, inimmaginabilmente piccoli, ma tuttavia non infinitamente piccoli”. Al termine di Eureka – “evviva”- (parola coniata da Archimede quando, immergendosi nella vasca da bagno, notò che il livello dell’acqua saliva e il volume di acqua aumentata era uguale al volume del suo corpo immerso) Poe si sentì “svuotato” e scrisse  alla zia: “Non serve a nulla discutere con me ora: devo morire. Da quando ho finito Eureka non ho più alcun desiderio di vivere. Non riuscirei a portare a termine nient’altro”.

Questo ci dimostra come il desiderio di scoprire cosa ci sia in cielo, cosa ci sia oltre le stelle che vediamo, di cosa è composto l’Universo etc,  rappresenta un interrogativo esistente già da secoli e ognuno, con le proprie conoscenze e con i mezzi a disposizione, cerca di dare una risposta. Lo stesso ha fatto il prof. Covone nel libro, lasciando però il finale aperto, e le stesse domande sono quelle che si sono posti i ragazzi del Liceo Scientifico Romita.

Una meravigliosa esperienza che si è potuta compiere anche grazie alla sponsorizzazione di alcune aziende private  che ho il piacere di ringraziare una ad una:

Confcooperative Molise

F.I.MO. S.r.l. – Forniture Industriali Molisane – Campobasso

STC- EsseTi Consulting– Ferrazzano (CB)

Trivisonno Biliardi- Campobasso

PURAIR S.r.l. – Ferrazzano (CB)

Ringrazio, in ultimo ma non per importanza, Giuseppe Di Carlo, della libreria Risguardi – CB, per aver dialogato con il prof. Covone.

 

Vi consiglio di leggere il libro “ALTRE TERRE- ALLA SCOPERTA DI PIANETI EXTRASOLARI” del prof. Covone perché il saggio, scritto in maniera fluida e adatto a tutti, rappresenta un punto di inizio per chi  vuole approcciarsi alla materia!

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