TRAMA
Jake Epping ha trentacinque anni, è professore di inglese al liceo di Lisbon Falls, nel Maine, e arrotonda lo stipendio insegnando anche alla scuola serale. Vive solo, ma ha parecchi amici sui quali contare, e il migliore è Al, che gestisce la tavola calda. È proprio lui a rivelare a Jake il segreto che cambierà il suo destino: il negozio in realtà è un passaggio spaziotemporale che conduce al 1958. Al coinvolge Jake in una missione folle – e follemente possibile: impedire l’assassinio di Kennedy. Comincia così la nuova esistenza di Jake nel mondo di Elvis, James Dean e JFK, delle automobili interminabili e del twist, dove convivono un’anima inquieta di nome Lee Harvey Oswald e la bella bibliotecaria Sadie Dunhill. Che diventa per Jake l’amore della vita. Una vita che sovverte tutte le regole del tempo conosciute. E forse anche quelle della Storia.
La storia ruota intorno al personaggio di Jake Epping, un anonimo professore di 35 anni che vive nel Maine. La vita di Jake non ha una svolta finchè il suo amico Al gli svela un portale spaziotemporale che può catapultarlo indietro nel tempo fino al 1958 e così Jake si inoltra nella “Tana Del Coniglio”, una strana distorsione che riporta indietro nel tempo, sempre nel medesimo giorno degli anni ’50. Jake viene cosi coinvolto da Al in un folle piano che prevede di tornare indietro nel tempo per impedire l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy e cambiare il corso della storia. Ma il passato non vuole essere cambiato e ogni piccola modifica si porta dietro un effetto farfalla catastrofico.
Come sempre King stupisce il lettore passando da inverosimili storie horror come IT o Misery o The Dome a storie con risvolti storici e a volte anche romantici come in questo romanzo.
La vicenda è paradossalmente molto credibile forse perché in tanti ci siamo chiesti se il mondo avrebbe potuto prendere una svolta diversa se alcuni tragici eventi fossero stati evitati come per magia, ed è proprio questo l’interrogativo che accompagna il lettore durante tutta la durata del libro.
A parte i risvolti storici ampiamente documentati e alcune supposizioni che ancora arrovellano gli storici, la vicenda scorre piacevolmente nelle amenità della fine degli anni 50 americani dove le battute seppure pungenti non erano mai spudoratamente volgari, dove la gente forse era piu’ incline a pensare ai fatti propri piuttosto che preoccuparsi di chi aveva intorno, e dove le donne stavano prendendo coscienza di se ma ancora molto lentamente.
Il finale è assurdo e inaspettato come in quasi tutti i romanzi di King, e se è vero che la storia non vuole essere cambiata, allora purtroppo è anche vero che stiamo vivendo nel migliore dei mondi possibili e che il destino dell’umanità probabilmente non possa essere migliore.