AGGIUNGI UN PASTO A TAVOLA – Emanuela Pettinelli
Regia Emanuela Pettinelli
Con Roberto Pisi, Fabiana Del Prete, Emanuela Pettinelli, Giancarlo Villani, Maria Flavia Del Curatolo, Raffaella Prignano, Silvano Massei
Teatro Antigone, Roma, 8 e 9 gennaio 2022
L’allusivo titolo di questo spettacolo fa pensare ovviamente alla celeberrima commedia di Garinei e Giovannini, ma con una serie di varianti in cui la regia di Emanuela Pettinelli mette molto di suo, sia nelle trovate sceniche che nella specificazione dei personaggi.
Innanzitutto non c’è il diluvio vero e proprio, ma solo una generica “fine del mondo”, annunciata da Dio in persona, che richiede la costruzione di una casa attrezzata come per i moderni reality, un reality che andrà in onda “nel regno dei cieli”, dove Dio stesso fa parte di un “Consiglio di Amministrazone” e ha addirittura dei superiori.
A proposito, Dio è femmina, e che femmina: è Maria Flavia Del Curatolo, quasi due metri di donna, sontuosa nell’abbigliamento e nel portamento, parla poco ma quando parla lascia il segno.
Il povero parroco Max (Roberto Pisi) deve resistere alle lusinghe di Jenny (Fabiana Del Prete) e i due inscenano dei siparietti molto divertenti, con lei che quasi gli salta addosso e lui che tampona come può, divertente nel suo fare maldestro. Lei è anche oggetto di scherno da parte degli altri e si rifugia in mamma Melania (Emanuela Pettinelli), in un modo infantile che risulta in perfetta sintonia col personaggio sognatore che interpreta, mentre Melania introduce qua e là battutine da risate a denti stretti.
In parrocchia bazzicano anche Danny (Giancarlo Villani), ex galeotto che, scontata la pena, si mostra realmente pentito e anzi si presta a volontariato di varia specie, alla fine dei giochi forse persona per bene più degli altri, Sally (Raffaella Prignano), ex prostituta o forse non troppo ex, ma dal cuore buono nonostante certe furbizie, e Adam (Silvano Massei), marito di Melania e padre di Jenny, con un debole mal nascosto proprio per Sally, che deve resistere invece alle pressante richieste economiche della parrocchia, in particolare per la costruzione di questa fantomatica casa in cui loro, i prescelti, dovranno salvarsi dalla fine del mondo e perpetrare la specie.
Vengono mescolati abilmente elementi tradizionali e moderni, come l’uso dei telefoni e dei social network o i reality, e di fronte all’incombente catastrofe i vari personaggi riescono a trovare una coesione che forse di natura non avevano, merito di una riscrittura e di una regia intelligenti, resi ancor più vicini alla platea dall’accoglienza del Teatro Antigone, col suo palco open space e le sue tribune rialzate in cui vedono comodamente tutti.
Tenete d’occhio questa compagnia sperando in successive repliche o futuri progetti, per il momento tutti promossi a pieni voti!
Alessandro Tozzi
Grande penna Alessandro Tozzi.
Troppo bona… ehm… troppo buona!