Gordon Parks

Gordon Parks
Una storia americana.

Gordon ParksRoma, Palazzo Incontro, 4 Dicembre 2013

Fino al 16 Febbraio 2014 è possibile visitare presso il Palazzo Incontro, la bellissima mostra fotografica di uno dei fotografi che ha raccontato l’America, o meglio, forse quella parte che nessuno prima ha osato raccontare, ovvero Gordon Parks.

Le fotografie di Gordon Parks sono sempre legate a delle storie che il fotografa racconta attraverso l’obbiettivo della sua macchina fotografica. Storie senz’altro che colpiscono talvolta per la loro cruenta realtà, in un mondo ove la segregazione, la povertà ed i pregiudizi toccano il mondo di Gordon Parks, anzi lui stesso lo vive in prima persona, essendo “un nero in un mondo di bianchi”.

Una delle sue citazioni più note è forse quella in cui afferma che “Le persone che vogliono usare una macchina fotografica devono avere qualcosa in mente, deve esserci qualcosa che vogliono mostrare, qualcosa che vogliono dire”, e Gordon Parks ha raccontato una moltitudine di storie, a cominciare dai luoghi ove ha vissuto, dalla difficoltà di integrazione dovuta al razzismo, ai soprusi ed ai pregiudizi, fotografando quell’America che si riteneva libera e liberale, quando alcuni dei suoi cittadini vivevano ancora come persone di serie B, senza diritti.

Gordon ParksFanno pensare le semplici immagini di alcune persone che si presentano all’ingresso riservato “colored” per poter accedere alle strutture pubbliche, o quella del gelataio che divide la fila per “white people” e “colored people”.

Gordon Parks si immerge inoltre in quella società che nessuno voleva conoscere, immergendosi nelle realtà turbolente, come quella che si respira nel quartiere di Harlem di New York, dove ci sono famiglie numerosissime che cercano di vivere dignitosamente, ma vi è anche il rovescio della medaglia, di una vita contornata da violenza, paura e spregiudicatezza.

Gordon Parks cattura tutto con la sua macchina fotografica, raccontando la realtà che lo circonda, in maniera tanto semplice quanto efficace, talvolta cruenta, talvolta dal sapore incantato.

Gordon Parks è stato inoltre anche regista, scrittore, musicista e poeta. Resta quindi difficile catalogare il suo talento, poiché ha saputo spaziare in diversi campi artistici. L’unica certezza è che Gordon Parks è un narratore di storie, con una innata sensibilità che gli ha permesso di andare oltre la fotografia, comprendendo le storie dei soggetti da lui stesso immortalati, come nel caso del bambino brasiliano Flavio. L’incontro fu fortuito, il suo unico intento era semplicemente quello di raccontare una storia di povertà per la rivista Life, così quando incontrò quello scricciolo di bambino, magrissimo e dai piedi sporchi, capì nell’immediato che quel bambino aveva una durissima realtà da raccontare e da far emergere.

Gordon ParksGordon Parks ha inoltre fotografato ed immortalato i momenti che hanno cambiato per sempre la storia della cultura americana, ritraendo Malcom X, Muhammed Alì e Martin Luther King. Per il ritratto di Muhammed Alì si intravede non solo la potenza del pugile, ma anche alcuni aspetti della sua vita, all’epoca sconosciuti dal pubblico.

Nelle oltre 16o fotografie esposte, si possono inoltre ammirare ritratti di moda, ma anche ritratti di celebrity, come quelli scattati ad Ingrid Bergman ed a Roberto Rossellini, in un periodo delicato della loro vita di coppia, o quello dell’indimenticabile Marilyn Monroe, ove traspare con semplicità la sua bellezza e sensualità.

Gordon ParksL’esposizione, promossa dalla Provincia di Roma, dalla Regione Lazio, realizzato dalla Gordon Parks Foundation di New York in collaborazione con la Fondazione Forma per la Fotografia ed organizzata da Contrasto e Civita, diviene anche l’occasione per festeggiare i tre anni di riapertura del Palazzo Incontro, divenuto un luogo di tendenza e di cultura, ove il progetto ABC Arte Bellezza e Cultura, ideato dalla Provincia di Roma e da Civita, non fa altro che confermare la qualità dell’offerta culturale e dell’interesse del pubblico nelle iniziative presentate.

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