Per aiutare a superare il momento del lockdown ai membri, ma anche per conoscerli di più, abbiamo lanciato un concorso interno: “Scrivi la tua storia con il tuo Cocker”. Il vincitore avrebbe avuto in premio la pubblicazione della sua storia sul giornale Sulpalco.it e uno dei premi messi in palio da alcuni sponsor : Officine Cosmeceutiche, Bicho Style, Doggo&Kriss, Crazy Pet. Ha vinto la storia della dolcissima Hope, raccontata in un post, dove ha ricevuto tantissimi like e commenti ed emozionato e commosso.
“Mi chiamo Hope… Il mio nome è Speranza. Sono una cockerina nata a fine gennaio 2019 con una patologia giudicata incompatibile con la vita : la palatoschisi (il palato aperto e non formato completamente) e il labbro leporino.
Il giorno dopo la nascita , i medici in visita diedero l’ardua sentenza e mi dissero che la soluzione migliore che mi avrebbe salvaguardata, sarebbe stata quella di farmi tornare a dormire per sempre, perché da sola ero impossibilitata a mangiare e con l’apertura del palato, qualsiasi cosa ingerissi sarebbe potuta finire dritta dritta nei polmoni e farmi soffocare. I miei genitori umani chiesero se esisteva un’alternativa a tutto ciò; un’alternativa c’era, ma il lavoro da fare con me sarebbe stato immenso e molto pericoloso.
Forse nessuno avrebbe mai scelto di svolgerlo, ma io ero nata senza saperlo nel posto giusto. Loro, il mio papà e la mia mamy umana, non avevano nessuna intenzione di lasciarmi andare . E scelsero di provare a farmi vivere. Chi si stava prendendo la responsabilità di occuparsi di me, ha giurato che mi avrebbe allattata giorno e notte senza stancarsi mai ogni 2 ore, proprio come si fa con un bambino, fino ad arrivare a tre mesi di età, all’operazione che mi avrebbe salvato la vita.
Si sono impegnati a sorvergliarmi, a non farmi soffocare e soprattutto a non affezionarsi a me(cosa impossibile! ) . Nessuno infatti in realta’ credeva che ce la potessi fare, ma io sono una cockerina, e quindi molto testarda e tenace. Nessun cucciolo era mai sopravvissuto prima d’ora in base alle esperienze delle cliniche girate, ben tre! Ma noi eravamo ottimisti, eravamo una squadra! La tettina di mamma Penny fu sostituita da una siringa e finalmente iniziai ad alimentarmi.
Goccia dopo goccia di quel latte buonissimo, ho iniziato questo lungo viaggio chiamato vita. Purtroppo dopo circa 20 giorni, si verifico’ la prima polmonite “ab ingestis” che è mortale anche in soggetti sani. Iniziarono le cure, aerosol chiusa in una scatola con i buchi, punture di antibiotico, ma poco dopo avevo vinto la mia prima battaglia per la vita. La dottoressa che aveva proposto l’eutanasia per il mio bene, adesso lottava con me e la mia famiglia . Mi ricordo benissimo le sue parole :”Hope merita di farcela!”.
Il latte troppo pericoloso, fu sostituito da una pappa buonissima , scatoletta dopo scatoletta, ne volevo sempre di più. Inizio a plasmarmi tra le braccia di chi mi poppa, inizio a prendere peso, apro gli occhietti, metto i dentini, tutto sembra andare miracolosamente per il verso giusto, i dottori a ogni visita restano sbalorditi dai progressi, ma un pomeriggio purtroppo qualcosa va storto, tremo, non voglio mangiare. Vengo riportata prontamente in visita. Ci risiamo, una bella ricaduta, di nuovo antibiotico, di nuovo si combatte, ma io sono stata forte, supero tutto anche questa volta.
Oltre che Hope sento che mi chiamano miracolo. Cosa c’è dietro a un miracolo? C’è tutto l’amore del mondo, c’è che io di sicuro non potevo nascere in un posto migliore, dove qualcuno non ha avuto il coraggio di lasciarmi andare, anzi ha avuto il coraggio di farmi restare. L’amore che ho intorno mi ha tenuta in vita. Mi hanno dato il nome “Speranza” Hope : Speranza di arrivare a un’operazione che ci avrebbe fatti uscire da un incubo! Questo sogno si è realizzato il 2 maggio del 2019. Mi hanno chiuso il palato e ho potuto finalmente bere e mangiare da sola come tutti gli altri pelosetti, ho potuto finalmente correre sotto il cielo azzurro con la mamma e i fratellini, ma ho dovuto aspettare la fine dei vaccini e 5 mesi di età. Che emozione toccare terra, che emozione correre libera e felice! Grazie a chi ha creduto in me e a chi ha perso il sonno e il senno affinché io potessi sopravvivere. Grazie per avermi dato di nuovo la vita.
Non bisogna mai arrendersi, anche quando nessuno pensa e crede che ce la possiamo fare, anche quando tutto sembra senza via d’uscita, anche quando il lavoro da fare sembra immenso e la strada troppo difficile da percorrere: c’è una chiave che apre tutte le porte e si chiama Amore! È una parola magica che ci dà la forza di non mollare che si chiama speranza, proprio come il mio nome “Hope” . Io le ho possedute entrambi, ho tenuto sempre duro ,anche quando ero cieca e sorda, anche quando sono rimasta senza cibo per tante ore, anche quando ho subito cure pesanti ed ero solo una scricciolina. Mentre mi sussurravano che dovevo morire io ho gridato che volevo vivere. E ce l’ho fatta!!!!!!Adesso sono un terremoto, vivace, allegra e combina guai, mordo tutto e mi farò saltare pure il ponte in bocca di sicuro, ma è la mia natura! Mamma Manu non t’ arrabbia’, va tutto bene, sono forte! Sono un cocker spaniel! Sono qui…Con voi.”
????Hope????
A cura di Sophie Sapphire
Marzia Bortolotti