Quando avevo cinque anni e fu inaugurato il Teatro Sistina forse ero troppo piccolo perché fosse giustificata la mia presenza, senza poi pensare che sarebbe stato molto difficile trovare posto ad un evento di quella portata.
Negli anni successivi però mia sorella, molto più grande di me, mi condusse, con il suo fidanzato, a vedere la trilogia di Rascel: “Attanasio, cavallo Vanesio”, “Alvaro piuttosto corsaro” e “Tobia la candida spia”.
Nell’ottobre del 1956, mio padre portò tutta la famiglia a vedere il “Cinerama”, un’emozione che mi viene addirittura difficile da descrivere; certamente una delle cose che mi sono rimaste più impresse da bambino.
Seguitai a frequentare il Sistina in modo abbastanza sistematico, soprattutto per le riviste prima e le commedie musicali dopo di Garinei e Giovannini; ricordo con piacere anche dei bellissimi varietà, concorsi di artisti e premiazioni di vario genere.
Seguitai quindi con mia moglie e i miei figli, ai quali sembra gli sia stata contagiata la passione, attualmente nelle nuove poltrone del teatro trovano spesso posto anche i miei nipoti; mi piace inoltre ricordare che mio figlio Paolo presentò una tesi di laurea proprio sul musical, nell’occasione non ho potuto ovviamente rifiutarmi di fornire il mio modesto contributo.
Ancora oggi è difficile che io perda uno spettacolo proposto dal nuovo direttore artistico Massimo Romeo Piparo, con intuibile preferenza per le repliche dei tempi andati.
Alcuni anni orsono mi venne in mente la curiosità di andare a vedere se taluno avesse scritto qualcosa sul teatro Sistina, non trovai nulla; pensai quindi che avrei potuto io iniziare a fare almeno un tentativo in merito.
Avevo avuto, ai tempi della tesi di mio figlio, qualche breve conversazione con Pietro Garinei, il famoso mostro sacro della commedia musicale; riuscii poi a stringere una salda amicizia con il fratello Enzo, altro mostro sacro del cinema e del teatro che, oltre alle lunghe narrazioni ed agli aneddoti, è stato così cortese da offrirmi documentazione e fotografie, ci ha lasciato da poco, con mio immenso dispiacere, ma aveva 96 anni.
Fu così che iniziai a scrivere; entrare nel dettaglio degli spettacoli risultava impossibile per più di un motivo, l’unica soluzione era scrivere delle tracce sulle riviste e sulle commedie musicali e solo delle semplici citazioni per tutto il resto che si è svolto in questo teatro.
Pensai anche che intervistare coloro che erano state parte viva di quel teatro nell’arco dei settant’anni di vita sarebbe stata cosa assai gradevole per i lettori; un lavoro non solo laborioso ma addirittura improbo, però di grandissima soddisfazione, specialmente per un neofita come me.
Giunsi così ad intervistare ben 80 personaggi.
Così Fausto Giua a proposito della presentazione del suo libro Il teatro Sistina raccontato da 80 protagonisti, per BVP editore.
Il Sistina è sempre stato, dalla sua inaugurazione, il teatro numero uno della capitale.
Si sono esibiti, in questi settanta anni, i più grandi artisti del mondo, che hanno avuto modo di portare a Roma gli spettacoli più famosi del loro repertorio; sono transitati compagnie e gruppi, cantanti, strumentisti, fantasisti ed artisti di ogni genere conosciuti in tutti i continenti.
Sontuoso palcoscenico della rivista, del varietà, del musical è diventato ben presto il tempio della commedia musicale, soprattutto per opera di Garinei e Giovannini, che lo hanno gestito fino al 2006.
Il Sistina è oggi diretto dal Maestro Massimo Romeo Piparo, affermato artista e regista, che produce già da alcuni anni i suoi spettacoli o presenta repliche di classici nazionali ed internazionali, ma consente anche l’utilizzo del teatro ad artisti e compagnie che desiderano portare a Roma le loro rappresentazioni; ha assunto quindi una connotazione molto simile a quella dell’Olympia di Parigi e del Palladium di Londra.
Questo volume, con la prefazione del Professor Umberto Broccoli, comprende la storia della costruzione del Palazzo Sistina, una biografia degli autori Garinei e Giovannini, una sintetica presentazione delle loro circa cento opere, tra riviste e commedie e di tutti gli altri spettacoli che vi hanno trovato posto in questi settanta anni.
La maggior parte del volume è però occupata dalla raccolta di 80 interviste di personalità, che hanno reso celebre questo teatro o questo teatro ha reso celebri loro. Di seguito il relativo elenco:
01 – Arbore Renzo
02 – Autieri Serena
03 – Banfi Lino
04 – Baudo Pippo
05 – Belvedere Vittoria
06 – Berera Elena
07 – Binarelli Tony
08 – Bocci Cesare
09 – Bonini Luciano
10 – Bottone Giancarlo
11 – Brachetti Arturo
12 – Brignano Enrico
13 – Brilli Nancy
14 – Caria Alessandro
15 – Cerri Franco
16 – Cinque Massimo
17 – Conticini Paolo
18 – Cortellesi Paola
19 – Costanzo Maurizio
20 – Croce Corrado
21 – D’Angelo Gianfranco
22 – Dapporto Massimo
23 – De Bortoli Giorgio
24 – Del Prete Mimmo
25 – Esposito Martina
26 – Fabrizi Valeria
27 – Farnese Tatiana
28 – Fiastri Jaja
29 – Fontana Franco
30 – Franciosa Massimiliano
31 – Frattolillo Silvia
32 – Garinei Enzo
33 – Gelli Cesare
34 – Ghini Massimo
35 – Giusti Max
36 – Gorni Teresa e Laura
37 – Insegno Pino
38 – Jannuzzo Gianfranco
39 – La Ginestra Michele
40 – Laganà Rodolfo
41 – Landi Gino
42 – Mamo Adonà
43 – Manfredi Luca
44 – Marchini Simona
45 – Marconi Saverio
46 – Mattioli Maurizio
47 – Mattone Claudio
48 – Merone Raffaele
49 – Micheli Maurizio
50 – Montesano Enrico
51 – Morosi Ugo Maria
52 – Noschese Chiara
53 – Orfei Liana
54 – Pacchia Gabriele
55 – Paganini Raffaele
56 – Palotto Andrea
57 – Pandolfi Elio
58 – Panelli Alessandra
59 – Patruno Lino
60 – Piantadosi Carlo
61 – Piparo Massimo Romeo
62 – Pippo Franco
63 – Proietti Gigi
64 – Quartullo Pino
65 – Quattrini Paola
66 – Ralli Giovanna
67 – Ranieri Massimo
68 – Sala Edoardo
69 – Saltarini Giuditta
70 – Scaccia Mario
71 – Scarpati Giulio
72 – Silvan
73 – Sofio Gisella
74 – Tosoni Ettore
75 – Trovajoli Mariapaola
76 – Ucci Toni
77 – Vaime Enrico
78 – Vanoni Ornella
79 – Villa Gabriele
80 – Ward Luca
Alessandro Tozzi