Infinita

LO SPETTACOLO COMMOVENTE E GIOIOSO DELLA FAMILIE FLöZ

E’ una delle compagnie più innovative al mondo, fanno tour in giro per l’Europa in cui la critica li osanna e il pubblico li acclama. Un grande desiderio di vedere all’opera la compagnia tedesca Familie Flöz, nata nel 1994 da un’idea di Hajo Schüler e Markus Michalowski, che insieme ad un piccolo gruppo di studenti di recitazione e mimo della Folkwang-Hochschule di Essen, si lanciarono nella sperimentazione con alcune maschere da loro realizzate.

Infinita è uno spettacolo che ho amato la prima volta che lo vidi, durante l’esperienza del Teatro Valle Occupato a Roma. Ecco perché trovarli a Edimburgo, in Scozia, all’interno del cartellone del Fringe Festival mi ha riempito di gioia. Infinita è uno spettacolo sui primi e sugli ultimi istanti di vita, sulla nascita e sulla morte. Vediamo quindi un bambino che affannosamente cerca di fare il primo passo o di raggiungere un tavolo troppo altro per lui. Allo stesso tempo vediamo invece un gruppo di anziani che trascorrono un’esistenza solo superficialmente annoiata in un ospizio. Tra dispetti e complicità, è uno spettacolo sui momenti in cui avvengono i grandi miracoli della vita, il timido ingresso nel mondo, i primi coraggiosi passi e l‘inevitabile caduta finale.

Lo spettacolo lega le due fasi della vita solo apparentemente più lontane tra loro come l’infanzia e vecchiaia. Ma in una persona anziana c’è il ritorno al bambino che è dentro di noi: si ha bisogno di tenerezza, si è incerti e deboli, più fragili e più dipendenti dell’aiuto di altri. I registi Michael Vogel e Hajo Schüler, che recitano sul palco insieme a Björn Leese e Benjamin Reber, uniscono questi due mondi così distanti, in un unico tragicomico racconto.  Gli anziani si comportano come dei bambini e questo ci porta a considerare come la vita, alla fine, sia un ciclo continuo dove l’inizio e la fine forse non esistono ma sono solo dei passaggi della vita stessa.

Lo spettacolo alterna magistralmente “una lacrima e un sorriso”, come nell’insegnamento di Charlie Chaplin, momenti di grande ilarità si trasformano in un attimo in momenti di apprensione e tristezza.

La loro arte mescola il teatro di figura e la clownerie, ma il loro spettacolo ha un’anima intimamente drammaturgica: si raggiunge la “verticalità del personaggio” con con mezzi definiti dalla stessa compagnia “antelinguistici”, quindi primordiali. Non essendoci parola, tutti i conflitti si manifestano a livello fisico, sonoro e poetico. La conseguenza è sia l’azione comica sia  l’azione drammatica. Sorprendentemente maschere sempre uguali cambiano espressione, dalla tristezza alla gioia, dallo stupore alla preoccupazione, con un gesto, un movimento. Le maschere sembrano modellarsi a seconda dell’emozione vissuta dal personaggio. Comicità estrema si alterna ad attimi poeticamente e drammaturgicamente commoventi. Lo spettacolo tocca il cuore di tutti, lasciando nello spettatore la soddisfazione per aver assistito a un qualcosa di meraviglioso.

Tutti gli spettacoli della Familie Flöz sono il risultato di sforzi creativi collettivi, dove gli attori sono al tempo stesso gli autori dei personaggi e delle situazioni.  La compagnia comunque non è un’entità fissa, di volta in volta si forma un nuovo gruppo che sviluppa un nuovo spettacolo, ma anche un nuovo metodo di lavoro. Una delle migliori compagnie teatrali contemporanee, senza dubbio.

More from Massimiliano Pellegrino
LO SPETTACOLO DI AMIRA BON BON E LA SUA BANDA
Una sorprendente commistione tra burlesque, danza del ventre e umorismo
Read More
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments