DATA USCITA: 19 ottobre 2017
GENERE: Commedia
ANNO: 2017
REGIA: Cosimo Gomez
ATTORI: Claudio Santamaria, Marco D’Amore, Sara Serraiocco, Rinat Khismatouline, Simoncino Martucci, Giorgio Colangeli, Riccardo Mioni, Adamo Dionisi, Narcisse Mame, Aline Belibi, Maria Chiara Augenti, Filippo Dini, Fabiano Lioi
PAESE: Italia
DURATA: 87 Min
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
La pellicola di Cosimo Gomez, scenografo “prestato” alla sceneggiatura, grazie anche al premio vinto per il suo soggetto presentato al Premio Solinas che permette a chiunque abbia una buona idea e del talento di essere premiato e di aver l’occasione di vedere realizzato il proprio progetto (in quanto i partecipanti restano anonimi fino alla fine del concorso), è già nelle sale italiane, anche se è stato presentato in anteprima alla 74esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Un film che ha fatto subito discutere, ma del quale sicuramente non possiamo non apprezzarne la comicità grottesca e l’originalità, seppur i protagonisti abbiano alle spalle un vissuto davvero intenso, quasi drammatico.
Questa è la storia di una banda di ladri messa su per caso; questa è una storia di riscatto; questa è una storia violenta; questa è una storia di disagiati in cerca di un futuro migliore. Ma è anche una storia di bugiardi ed ingannatori, che tenteranno man mano di “fregarsi” l’un l’altro.
I protagonisti sono il Papero, il Merda, Ballerina e Plissè, ognuno con una caratteristica e un passato che lo spettatore avrà modo di conoscere man mano durante la proiezione della politica.
Non mancano però tanti altri personaggi che caratterizzano ancora di più questa “dark comedy”, per certi aspetti, come Don Charles, Il Pollo, Senna, Perla e molti altri.
Identificarli non sarà affatto difficile, hanno tutti una caratteristica fisica alquanto riconoscibile, ovvero sono quasi tutti affetti da disabilità. Il Papero (Claudio Santamaria) ad esempio non ha le gambe, a causa di una malattia generica, e sogna con questa rapina di potersele costruire in una clinica, indossando così i suoi amati stivali, che colleziona da una vita.
Ballerina (Sara Serraiocco), moglie del Papero, non ha le braccia, ma riesce a fare tutto con i piedi. Il loro amore sembra indistruttibile e anzi, molteplici sono i momenti in cui i due amoreggiano “come se non ci fosse un domani”.
Il Merda (Marco D’Amore) è un tossico, ma il suo malessere deriva dall’abbandono paterno.
Plissè è un rapper (lo è anche nella vita reale Simoncino Martucci), è sempre stato amato dalla sua famiglia ma la musica lo ha portato a percorrere strade differenti, fino ad aggiungersi alla banda di sbandati.
Colpi di scena, personaggi della periferia romana -e non- che cercano un riscatto -chi fisico, chi morale- per essere finalmente accettati per quello che sono e non considerati dei reietti o addirittura essere visti con falsa pietà da quelli che gli sono intorno.
I personaggi di Brutti e Cattivi non accettano la pietà di nessuno e anzi, quasi le loro disabilità passano in secondo piano, perchè la loro cattiveria sarà senza limiti, almeno per alcuni di loro.
Non quindi un film sulla disabilità, bensì un film su come la “fame” di riscatto, quella fame che solo chi vive la strada conosce, fa compiere ai protagonisti azioni a volte spregevoli, pur di raggiungere ognuno il proprio obbiettivo.
C’è stata molta preparazione da parte degli attori per i ruoli presenti all’interno del film. Claudio Santamaria ad esempio si è rasato i capelli per un paio di mesi, restando nel personaggio anche oltre il set. Sara Serraiocco non ha voluto nessuna controfigura per il suo personaggio e anzi, si è allenata moltissimo per le scene in cui doveva utilizzare soltanto i piedi. Ma non dimentichiamo Simoncino Martucci (uno dei personaggi cult del film) che ha accettato con molto entusiasmo la parte, portando sul set anche un pezzo del proprio mondo.
Brutti e Cattivi si rifà in modo velato anche alla pellicola Brutti, Sporchi e Cattivi di Ettore Scola, con Nino Manfredi. Una commedia che evidenzia non solo il lato umano più “becero”, ma che al contempo rende persino simpatici i cattivissimi protagonisti.
Con un finale a sorprese, Brutti e Cattivi vi farà non solo divertire, ma anche riflettere un po’ sulla condizione umana di tutti noi, anche di coloro che consideriamo “diversi”.
Ma in fondo cos’è la diversità? E cos’è la normalità?