Irish Film Festa in short

Scintille di Irlanda in casa

Irish Film Festa in short

27-29 novembre 2020

 

In questo singolare 2020, in cui a causa dell’emergenza Covid19 tutti i festival cinematografici previsti sono stati annullati o trasformati in versione streaming on line, l’organizzazione dell’Irish Film Festa della direttrice artistica Susanna Pellis ha optato per una soluzione alternativa: saltata la programmazione di aprile, ha avuto luogo un’edizione speciale on line dal 27 al 29 novembre, dedicata ad una ampia ed interessante selezione di cortometraggi.

Due le sezioni in concorso, Live Action ed Animazione; vincitori, per la prima, Ciúnas (Silence) di Tristan Heanue, sulla difficoltà di comunicare all’interno della famiglia, per la seconda il corto di animazione tradizionale The Wiremen di Jessica Patterson, che ci racconta l’avvento dell’elettricità in Irlanda attraverso gli occhi di una bambina che gioca con le fate.

Della variegata selezione, quelli che più ci hanno colpito sono l’ironico e dissacrante Father Father di Michael McDowell, una commedia politically incorrect dove l’ipocrisia della Chiesa cattolica contrapposta all’umanità dei suoi preti è dipinta con le tinte della comicità; il romantico e divertente Ruby di Michael Creagh, che inizia con un picnic su una tomba per raccontare in modo originale una storia d’amore lunga una vita; il tenero e commovente Parting Gift di Paul Kennedy, in cui una rock band misconosciuta è il fil rouge tra il senzatetto Neil e la giovane Polly, mentre il regalo d’addio della ragazza al suo amico svelerà la storia di una vita; l’interessante camera car Halo di Michael-David McKernan, che, pur con qualche limite di forzatura nella trama, racconta la notte di un sensibile tassista che ascolta Beethoven e vuol evitare una terribile delusione ad una cliente; l’originale La Petite Mort, ironico esordio alla regia dell’attore Michael Smiley, in cui una splendida fotografia e la musica di un pianoforte descrivono Il casuale incontro al parco tra un uomo e una donna che li porterà verso un finale inaspettato; e le animazioni Abe’s Story di Adam H Stewart, dedicata al creatore di Dracula, Bram Stoker, e Streets of Fury di Aidan McAteer, che riprende l’estetica dei videogiochi anni 80 per raccontare, mescolando l’azione di Street Fighter al pacifico mondo delle pecore di Sheepland, una tenera storia di un’amicizia vera quanto improbabile.

Scommessa vinta, in finale, quella di Susanna Pellis: l’Irish Film Festa in short è riuscita a portare una scorcio della verde Irlanda nelle case, divertendo, commuovendo, facendo riflettere. È mancato l’incontro live tra il pubblico e gli autori, gli attori, i registi; ma la qualità ed intensità della selezione proposta è stata assolutamente al livello delle precedenti coinvolgenti edizioni dell’ormai tradizionale incontro con il cinema irlandese.

Michela Aloisi

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