La nascita del Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea

Centro drammaturgia nazionale contemporanea
Un nuovo punto di riferimento per gli autori italiani.

Centro drammaturgia nazionale contemporaneaTeatro Quirinetta, 16 Gennaio 2012, Roma

La prima pietra miliare è ormai idealmente posata e così nasce ufficialmente il Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea.

I primi fondatori e promotori del centro si sono riuniti per comunicarne al mondo la nascita; non una innovazione di per sé (se guardiamo all’estero esistono istituzioni già funzionanti al riguardo) ma è per gli autori italiani un nuovo obiettivo da perseguire, ricoprendo un vuoto istituzionale che non tutela di per sé gli autori, in special modo coloro che lavorano nel teatro, per una categoria che non ha né welfare né una fiscalità vera e propria.

In rappresentanza dei tantissimi autori che hanno già aderito all’iniziativa, salgono sul palco e raccontano l’esigenza di questa nascita, Maria Letizia Compatangelo, Angelo Longoni e Renato Sarti.

Il Centro vuole essere un punto di riferimento istituzionale, per raccogliere sotto di sé gli autori italiani (teatrali, radiofonici, etc) ed aiutarli sia nella loro formazione professionale, sia a rapportarsi con il mondo del lavoro, sia a tutelare i propri diritti: come ogni lavoratore che si rispetti.

Il teatro è da sempre memoria storica dei tempi dell’uomo ed è per questo che si vuole preservare e rilanciare la drammaturgia italiana contemporanea. Ogni teatro dovrebbe avere una programmazione che dedichi spazio anche al teatro contemporaneo, per inquadrarne il linguaggio, catturarne il vissuto, essere memoria storica per le generazioni future.

Il Centro si propone di creare un catalogo “vivo” dove teatri e compagnie di produzione, possano mettersi in contatto ed interagire; saranno raccolti i testi degli autori, informazioni sulla carriera degli autori, verranno curati i rapporti con le case editrici che pubblicano, sia in versione cartacea che in versione digitale, i testi degli autori.

Per questo il Centro collaborerà a stretto contatto con altre realtà che hanno già operato in tal senso, come il catalogo di Dramma.it di Marcello Isidori.

Un altro punto fondamentale del Centro è la Promozione in Italia; il Centro vuole promuovere ed incentivare la messa in scena di spettacoli presenti in catalogo o crearne di appositi, affiancandola con un Premio Nazionale che possa, attraverso una borsa di studio, mettere in luce anche i nuovi talenti.

Per una promozione che non sia solo italiana, ma anche estera, il Centro tradurrà le opere e porterà le stesse fuori dall’Italia per essere interpretate dalle compagnie europee; un modo per intensificare gli scambi culturali e far conoscere al contempo la cultura drammaturgica italiana.

Il Centro punta a divenire un luogo dove gli autori possono incontrarsi, creare, crescere, confrontarsi o ospitare autori da altri paesi.

La formazione sarà un altro punto molto importante da coltivare, lasciare che i giovani si avvicinino alla drammaturgia italiana, in modo da crescere professionalmente e coltivare il proprio talento. Così, autori già affermati, potranno assumere il ruolo di “tutor” per le nuove leve che si affacciano in questa nuova professione.

Il rapporto con le Istituzioni e gli Enti sarà un altro punto focale e di sviluppo del Centro attraverso la figura del Drammaturg: sarà un intermediario tra il Ministero e gli Enti, nonché tra gli autori ed i teatri.

Si punterà inoltre ad avere una programmazione teatrale del 30% riservata alla drammaturgia italiana.

Infine, uno dei punti più importanti e da non sottovalutare è il pubblico, nell’educarlo alla drammaturgia contemporanea significa creare i nuovi spettatori di domani, i quali potranno tramandare anche ai loro figli, l’amore e la passione per il teatro.

Centro drammaturgia nazionale contemporaneaMoltissimi, sono già gli autori che hanno aderito, tra i quali spiccano Dario Fo, Franca Valeri, Franca Rame, Ugo Chiti, Dacia Maraini e tantissimi altri autorevoli autori: magari meno noti al grande pubblico ma al contempo talentuosi e validi.

Tra i giovani promotori del Centro vi è anche Fabrizio Romagnoli, autore, regista e attore, che ha inoltre ideato il logo del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea.

Le istituzioni hanno accolto con grande entusiasmo l’iniziativa, tra le prime il Comune di Roma, intervenuto attraverso l’assessore alla cultura Dino Gasperini, che offrirà alcuni degli spazi tolti alla mafia e restituiti alla città di Roma, al Centro.

Tra le associazioni hanno aderito l’Anart, l’Assteatro, Dramma.it, Outis, Siad, SNS e il Teatro delle Donne.

Auspichiamo che il Centro, momentaneamente ospitato dal Teatro Quirinetta, possa prendere vita e luce al più presto e che possa ampliarsi in tutte le regioni d’Italia, in modo tale da creare una energia drammaturgica italiana.

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