Autore: Giorgio Faletti
Editore: La nave di Teseo
Anno edizione: 2018
Pagine: 64
Trama: Uno spietato e imbattibile sicario si introduce nella casa di un uomo – un manager donnaiolo che è spesso fuori per lavoro – per compiere la sua missione. La finestra dell’appartamento si trova esattamente di fronte al tribunale dove il giorno seguente si celebra un importante processo con un testimone chiave, le cui rivelazioni minacciano personaggi molto in alto. Il compito del sicario è semplice: uccidere il testimone e sparire. Un lavoro pulito come sempre. Ma non ha calcolato la ricetta della mamma…
Come sempre Faletti non delude mai il lettore, in questa storia noir, al sapore giallo si mescola un altro sapore ben più intrigante avvolgente e appagante ma purtroppo dai risvolti imprevedibili e disastrosi per il nostro killer, che si ritrova alle prese con una missione da compiere, e con un’impellenza che non sente ragioni neppure di tipo lavorativo.
Racconto bello, appassionante seppur breve, la scrittura pungente e sarcastica di Faletti ci racconta di un killer sfigato e goloso, che cede alle lusinghe della cucina casalinga sul “posto di lavoro” con conseguenze catastrofiche per la sua missione … e non solo.
E’ proprio vero che ne uccide più la gola che la spada, e mai come in questo caso proverbio fu più azzeccato.
Da questo breve racconto inedito, scritto a metà degli anni 2000, è tratto l’omonimo cortometraggio prodotto da Roberta Bellesini Faletti e diretto da Dario Piana.
