LATTE E I SUOI DERIVATI
Villa Ada, Roma, 29 luglio 2019
Non dovrebbe essere più una sorpresa una serata del Latte e i Suoi Derivati, la fantastica creatura partorita da Lillo & Greg nel lontano 1992.
Eccoci qui invece, anche in questa Villa Ada gremita, sulla riva del laghetto, a rimanere strabiliati per la loro capacità di divertire e divertirsi ancora, perfino tra loro, quando uno “sbaglia” un intervento e l’altro vi pone rimedio, sfottendolo, e trasformando un presunto errore in un momento di alta comicità, la loro comicità, surreale, deviata, deviante come sempre.
Al di là, poi, dell’ovvio divertimento, sorprende anche il sound: più elettrica che mai la chitarra di Fabio Taddeo, Paolo Di Orazio è una furia alla batteria, le tastiere di Attilio Di Giovanni danno corpo ai pezzi meglio delle versioni originali, Giulio Scarpato al basso neanche sembra un sostituto dell’indisponibile Ingo Schwart e picchia senza farlo rimpiangere.
Riascoltati con piacere tanti vecchi classici, come Geppa Geppa, Boh, Alla fiera der Tufello, Subliminaki, Il ballo dell’estate o l’immancabile Otto il passerotto, come sempre richiesta a furor di popolo, ma anche novità recenti e recentissime: Country in italiano in cui Lillo dà sfoggio dello slang “ciociaro”, L’intruso, una sorta di sberleffo diretto non ai politici (i Latte non si sono mai immischiati nelle tristi questioni politiche del paese), ma piuttosto a certi personaggi dello spettacolo e della tv italiana che nostro malgrado imperversano sui nostri teleschermi e sui palchi della nazione.
Superfluo dire poi di Occhi di luna, in cui l’indemoniato di turno è insolitamente Greg.
Commuove un omaggio a Franco Califano, nell’interpretazione sempre calzante e rispettosa di Greg: non la conosciutissima Me so’ ‘ngrifato, non la successiva Rokkomon, ma un pezzo nuovo che va a parodiare addirittura… i Puffi!
Il personaggio di Lillo è come di consueto quello più da risata grassa, quella dalle gag più plateali, perfetto contraltare all’umorismo più sottile di Greg.
A tale proposito, diverte molto anche il brano Lillo & Greg, in cui i due cercano di chiarire una volta per tutti chi sia Lillo e chi sia Greg, e le differenze tra loro si trasformano in una fabbrica di risate.
Ma ogni singolo pezzo si fa ascoltare con piacere, sia dal punto di vista strettamente musicale, sia ovviamente per le trovate comiche a raffica.
La notevole capacità della band è poi sempre quella di ringiovanire, attualizzare, rinfrescare al meglio anche gag datate, ricordando sempre che alcune di queste nascevano nel 1992 e dunque necessitano di un “aggiornamento”, che i nostri eseguono sempre al massimo.
Matematicamente impossibile non divertirsi in una serata del Latte e i Suoi Derivati, senza mai trascurare però che anche la band si compone di egregi musicisti, ognuno di loro protagonista di un breve assolo in cui mostra le proprie capacità.
Alessandro Tozzi