Il Mahj ha voluto rendere omaggio a Paula Padani, figura pioneristica della danza degli anni ‘30/’40 del secolo scorso che ha un vissuto molto intenso, particolare e unico nel suo genere.
La mostra espone una serie di fotografie concesse dalla figlia, Gabrielle Gottlieb de Gail che permettono di ricostruire la carrierea di Paula Padani che ha trascorso tutta la sua vita di artista in esilio.
Le tappe importanti di questo viaggio itinerante sono molteplici ma la mostra pone lo sguardo su tre momenti importanti: Amburgo, sua città natale dove ha trascorso tutta la sua adolescenzain una faiglia ebrea polacca, Tel-Aviv, dove rientra clandestinamente nel 1036 e si unisce alla corrente tedesca della Bohéme e poi, dopo un lungo viaggio che la porta in Svizzera, in Italia e in Grecia approda a Parigi all’inizio degli anni ’50 dove, ormai adulta, si consacra all’insegnamento della danza nella sua scuola a Rue du Bac.
Le immagini esposte mostrano una danzatrice libera, appassionata, innovatrice ma anche molto talentuosa che precorrendo i tempi si mostra in tutta la sua effervescenza in quelle che potremo definire con linguaggio moderno “immagini istagammabili”. E’ sempre lei che salta, che si esprime in passi di danza e che fa rivivere allo spettatore la gioia e la potenza della quale era capace.
I fotografi che l’hanno immortalata sono Himmelreich, Goldman, Triest e Hausdorff che hanno seguito la sua carriera fino in palestina testimoniando l’effervescenza della vita artistica in quel momento difficile.
Quesa esposizione non é molto grande ma é ben curata e testimonia la passione che il museo mette in tutte le sue mostre che sono sempre molto interessanti e mi banali e si sviluppa in uno spazio dedicato alle mostre. Il resto del museo é dedicato all’arte e alla storia ebraica e si sviluppa in 3 piani.
Mahj
Hôtel de Saint-Aignan
71 rue du Temple – Paris 75003
Metro linea 11 stazione Rambeauteau o Hotel de Ville, Linea 1 stazione Hotel de ville




