Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 1037 p.
Trama: È una tiepida mattina d’autunno nella cittadina di Chester’s Mill nel Maine. C’è chi prende lezioni di volo, chi lavora nell’orto, c’è chi sta chiedendo un passaggio in auto, c’è anche una marmotta alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. All’improvviso, silenzioso e invisibile, un cilindro trasparente cala sulla cittadina. Chi è all’interno è isolato dal resto del mondo, chi non lo vede ci va a sbattere contro, chi si trova sul perimetro del cilindro viene tranciato in due. Da dove viene? Di che cosa è fatto? Opera degli umani o esperimento di un’intelligenza superiore? Poco importa, dato che chi è rimasto intrappolato all’interno deve far fronte a quella angosciosa situazione con le sue sole forze. Alla barriera invisibile se ne aggiunge presto un’altra, quella che divide gli onesti dai malvagi, questi ultimi non del tutto contrari a un isolamento che fa gioco, se si ha molto da nascondere. Un ex marine contrario alla violenza, un concessionario di auto usate in odore di criminalità, una giornalista che non si fa mettere sotto, un ausiliario delle forze dell’ordine paranoico, uno skateboarder di quindici anni senza paura, un predicatore più fondamentalista di Bin Laden sono solo alcuni dei personaggi impegnati, chi a fin di bene, chi no, a trovare una via di uscita prima che l’isolamento diventi letale. Dopo molto tempo, e dopo molte vittime, si prospetterà un ultimo, disperato, estremo, tentativo di soluzione. Che potrebbe anche non funzionare…
Bellissimo, delirante, appassionante come solo King sa essere. Storia un po’ claustrofobica per via della campana invisibile e invalicabile che intrappola al suo interno tutto e tutti e di conseguenza amplifica le cattiverie e le depravazioni umane fino al delirio di onnipotenza del cattivo/prepotente di turno che riesce ad instaurare all’interno della cupola un regime quasi totalitario una sorta di dittatura silenziosa capitanata da un unico spietato stratega affiancato volontariamente e orgogliosamente da un manipolo di stolti ignoranti e violenti pronti ad eseguire ogni suo ordine senza discutere ed assolutamente incapaci di mettere in dubbio i suoi moralmente discutibili dogmi e le sue decisioni.
Anche la religione è un altro tema forte nel romanzo che spesso fa da paravento alle azioni decisamente spregevoli del personaggio negativo.
Ma andiamo con ordine.
La storia in origine doveva intitolarsi The Cannibals ed era il progetto di un giovane King di circa venti anni fa, abbandonato perchè all’epoca reputato troppo grande e impegnativo, ma poi ripreso in mano anni dopo e concluso con successo ma con il nome di the dome, da cui venne tratta la serie under the dome.
La storia stranamente non ha un antefatto esasperatamente lungo e descrittivo come in molti libri di questo autore ma inizia subito con il calare della cupola sulla cittadina di Chester’s Mill, nel Maine e inizia subito un crescendo di eventi autodistruttivi che degenereranno fino all’omicidio, alla necrofilia, allo stupro ecc.
I personaggi sono molto ben delineati, sia quelli negativi (che sono la quasi totalità) che i pochi personaggi positivi. I due personaggi chiave su cui ruota tutta la storia sono Barbie e Big Jim come le famose bambole della Mattel ma qui sono due uomini che si contrappongono ma sono complementari e in ognuno dei due personaggi c’è una piccola parte dell’altro proprio come yin e yang.
Romanzo scritto in un crescendo di azione e dinamicità, non ci sono capitoli di transizione, sono tutti necessari allo svolgimento della storia, fa riflettere il fatto che gli avvenimenti narrati, le situazioni create nel romanzo, anche se esasperati al limite, non sono poi così lontani da ciò che succederebbe se effettivamente dovesse verificarsi una situazione di totale isolamento con impossibilità da parte della popolazione di sottrarsi alle angherie da parte di pochi individui senza scrupoli al fine di conquistare il potere assoluto sulla moltitudine.
Lo stile è come sempre scorrevole e piacevole, e nonostante le sue oltre mille pagine di romanzo, under the dome è un libro che si leggerebbe tutto d’un fiato per arrivare al finale di solito assurdo ma mai scontato a cui ci ha abituato questo scrittore, e anche questo libro prosegue la tradizione.