RESIDENT EVIL RETRIBUTION

 

GENERE: Fantascienza – Horror

REGIA: Paul W.S. Anderson

SCENEGGIATURA:

ATTORI: Milla Jovovich, Sienna Guillory, Michelle Rodriguez, Li Bingbing, Johann Urb, Kevin Durand.

PRODUZIONE: Constantin Film, Davis Films, Impact Pictures

DISTRIBUZIONE: Warner Bros.

PAESE: Germania – Canada

DURATA: 96 Min.

TRAMA: Il T-virus mortale della società farmaceutica Umbrella Corporation continua a devastare la Terra, trasformando la popolazione mondiale in legioni di zombie affamati di carne umana. Alice (Milla Jovovich), l’unica e ultima speranza per la razza umana, si risveglia all’interno della struttura segreta della Umbrella e svolgendo indagini approfondite, scopre alcuni segreti del suo misterioso passato. Senza un rifugio sicuro, Alice continua a cercare i responsabili dell’epidemia; un inseguimento che la condurrà da Tokyo a New York, Washington D.C. e Mosca, un viaggio che culminerà con una sconcertante rivelazione che la costringerà a rimettere in discussione tutte le sue certezze. Con l’aiuto di nuovi alleati e vecchi amici, Alice dovrà combattere per sopravvivere abbastanza a lungo da sfuggire ad un mondo sull’orlo dell’oblio. Il conto alla rovescia è iniziato.

Già dalle prime immagini del film lo spettatore entra in una sorta di mondo postapocalittico dove emerge la protagonista (Milla Jovovich) che si presenta così: ‘il mio nome è Alice e questo è il mio mondo’, ovvero il mondo in cui il male è tornato e minaccia l’umanità con il letale virus T.

Film spettacolarmente assurdo come i precedenti due del resto, con una Milla Jovovich che così in forma non l’avevamo mai vista.

La trama è simile a quella degli altri due film precedenti quindi c’è’ un’epidemia di mostri quasi immortali (creati dall’uomo come arma batteriologica poi sfuggita di mano, dalla Umbrella Corporation capitanata da Jill Valentine) da debellare per salvare il mondo e c’è un computer impazzito (la regina rossa) che intende giocare la partita di distruzione totale del genere umano, fino in fondo; ovviamente un manipolo di intrepidi aiuta la protagonista a salvare il mondo, ma la partita non è mai veramente finita …. altrimenti finirebbe la saga.

Neanche a dirlo, le scene di lotta si susseguono senza soluzione di continuità con pochi attimi di tregua.

L’impressione che si ha guardando questo film e di essere stati teletrasportati in qualche modo dentro un videogame, il ritmo è sempre frenetico e le scene di azione sono costruite per esaltare la spettacolarizzazione degli eventi, e il fisico notevole della protagonista. I personaggi secondari sembrano inseriti nella storia unicamente per sparare ai mostri, non denotano il minimo approfondimento e non ci si riesce ad affezionare a nessuno, un po’ anacronistico l’abbigliamento di Li Bingbing (abito da sera rosso con spacco vertiginoso tacchi a spillo e pistola che fa capolino dallo spacco) che però pare non intralciarla minimamente nelle scene di lotta all’ultimo sangue con i mostri, e con i malvagi umani.

L’inseguimento dei cattivi porterà la protagonista da Tokyo a New York, da Washington D.C. a Mosca, in un giro del mondo in cui scoprirà nuovi alleati e troverà vecchi amici: Alice dovrà così combattere a perdifiato per sopravvivere a un mondo che sta per scomparire.

Bella e surreale la sequenza di lotta finale tra i ghiacci con una Sienna Guillory in tutina aderente rossa che fa contrasto alla mise total black di Milla Jovovich.

Finale apocalittico che sfocia nell’irreale, ma d’altronde che altro aspettarsi da un film come questo? Milla Jovovich è comunque sempre magnetica.

 

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