Samuel Stern n. 8: Il secondo girone di Andrea Guglielmino

Samuel Stern, il fulvo libraio demonologo creato recentemente dalla casa editrice italiana Bugs Comics, dopo aver compiuto il giro di boa delle sette mensilità con successo di critica e di pubblico, è ora in edicola con la sua ottava avventura, scaturita dalla fantasia di Andrea Guglielmino per i disegni di Stefano Manieri.

Le prime sette copertine si sono concentrate sul protagonista in azione, ritratto da vari punti di vista. Ma la copertina numero 8, riempita in tutta la superficie come a erigere una difesa dall’horror vacui, si presenta affollata da una moltitudine di esseri umani che si distinguono ognuno per un diverso particolare corporeo, mentre abbracciano Samuel Stern.

Viene in mente Le freak, popolare hit di fine anni ’70 – come on along and have a real good time (venite qui per passare un momento davvero bello), cantavano gli Chic, now we freak, oh what a joy (adesso noi freak, che piacere). Con ritmo incalzante la storia ruota attorno a un luogo dal nome dantesco, Il secondo girone, in cui ciascuna persona è dotata di una peculiarità fisica che la rende più unica che rara, a cominciare dai tre seni di Madame Luthère.

Dopo i pub e i castelli scozzesi delle prime avventure, il Rosso – così viene chiamato Samuel Stern a causa della sua capigliatura – ci porta nei meandri di un ambiente che pulsa come fosse un ventricolo cardiaco di Edimburgo. Un locale diviso tra attrazione fatale e devozione salvifica verso San Cristoforo Cinocefalo.

Sono tanti i dettagli dovuti alla specifica formazione culturale di Guglielmino, e del resto la sua laurea in filosofia con indirizzo antropologico e storico-religioso si accorda perfettamente con l’universo di questo protagonista appassionato di libri antichi che gira per la Scozia in compagnia di un parroco, l’esorcista Duncan O’Connor, nel generoso tentativo di aiutare le anime che appaiono perdute.

Andrea Guglielmino è anche direttore responsabile della testata e ha al suo attivo vari racconti horror, nonché soggetti e sceneggiature per le tavole di Alieni, Gangster e Mostri. Tra i progetti che lo vedono attualmente impegnato, c’è l’attesa stesura del suo terzo saggio di antropologia del cinema.

I disegni di Stefano Manieri conferiscono a tutti i personaggi principali e secondari una marcata espressività, sia nelle situazioni drammatiche – durante un parto decisamente non ordinario a parlare sono gli occhi di un’ostetrica in cuffia e mascherina, tra l’altro aderente all’attuale immaginario pandemico – sia nei momenti di rilascio della tensione, come quando Stern e O’Connor si rassegnano al sacrificio di indossare il frac per poter proseguire le loro ricerche ad un party elegante.

I numeri precedenti di Samuel Stern, che è stato creato dall’intraprendente editore Gianmarco Fumasoli e da Massimiliano Filadoro, si possono ordinare in edicola o recuperare sul sito della Bugs Comics.

Lucilla Colonna

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