TRE CADAVERI SOTTO LA NEVE di Franco Matteucci

 

Autore: Franco Matteucci

Editore: Newton Compton

Pagine:288

 

Trama: È freddo in Valdiluce, il ghiaccio ricopre le strade e la libraia Leni Sarti è scomparsa. Marzio Santoni, detto Lupo bianco, si deve mettere sulle tracce della donna prima che la neve ricopra anche gli ultimi indizi. La donna, leader incontrastata degli ambientalisti di Valdiluce, dopo aver partecipato a una manifestazione contro un nuovo radar, non ha fatto ritorno a casa e non ci sono testimoni che possano aiutare. Ma la scoperta, poco più tardi, di tre cadaveri sepolti sotto la neve, non sembra collegata alla sparizione della libraia. Chi può avere ucciso e sepolto con un cerimoniale che ricorda pratiche esoteriche quei tre corpi? Marzio Santoni e il suo fedele assistente Kristal Beretta si accorgeranno ben presto di essere incappati in qualcosa più grande di un semplice rapimento e capiranno che l’unico modo per venire a capo dell’enigma è trovare l’autore di questi delitti. Ma chi può esserci dietro tanta spietata violenza e dove potrebbe essersi nascosto? Dove passa la sua vita quando non uccide? Nel freddo dei boschi, schivo e aggressivo come una fiera, o nel lusso del Grand Hotel di Valdiluce, ciondolando dal bar alla spa, tra turisti ignari e i vapori che avvolgono tante anime in accappatoio?

 

Anche in questo romanzo ambientato come sempre a Valdiluce, comune montano dove la neve impera buona parte dell’anno e la gente sembra sempre farsi i fatti suoi, l’ispettore Santoni effettua le sue indagini utilizzando a volte metodi non proprio da manuale accademico, in pratica è un ispettore molto sui generis, che facendo leva sulle credenze popolari e sfruttando le risorse del territorio (che in questo caso sono le “sentinelle” anziane del paese sempre all’erta e a cui non sfugge mai niente, che sono custodi irremovibili di tutto ciò che scoprono) riesce sempre a risolvere i casi anche quelli più ostici o assurdi.

Anche in questo caso Lupo Bianco (questo è il soprannome dell’ispettore Santoni, peraltro azzeccatissimo) ha per le mani un caso per niente facile a risolvere, inizialmente si tratta della scomparsa della libraia del paese, persona schiva e misteriosa e con pochissime amicizie, poi spuntano dalla neve tre cadaveri che apparentemente non hanno legami tra loro, ma scavando a fondo come solo Lupo Bianco sa fare, a poco a poco affioreranno segreti incoffessabili, e cadranno le maschere di diversi personaggi apparentemente irreprensibili del paese, affiorerà così un quadro non molto edificante della popolazione locale, dedita a riti esoterici dispetti gratuiti e pettegolezzi sfrenati.

Come sempre i romanzi di Matteucci sono molto intricati, permeati di credenze popolari di montagna, personaggi e paesaggi che solo chi ha vissuto tra le nevi quasi perenni può cercare di capire, l’ambientazione descritta è come sempre mozzafiato come la bellissima fidanzata del commissario.

Scrittura come sempre veloce scorrevole e avvincente, colpi di scena sorprendenti e originali che tengono il lettore incollato alla storia, l’ispettore Santoni, è un uomo molto interessante, coraggioso e intelligente molto distante dagli schemi tipici del poliziotto classico; la sua particolare sensibilità per i profumi e gli odori e il suo fiuto particolarmente sensibile da cui in parte deriva il suo soprannome, lo aiuta spesso a farsi un’idea più precisa delle persone e dei luoghi; ama la natura, gli animali, la vita all’aria aperta e disdegna, invece, la tecnologia e gli agi che ne derivano, è una figura nuova nello scenario dei gialli, affiancato dall’assistente Kristal Beretta che più l’indagine diventa complicata, più lui si agita e finisce immancabilmente con l’ingozzarsi di cioccolata come nessuno altro potrebbe.

Beretta è un po’ anacronistico, si veste da città, sulla neve indossa i mocassini e un completo di uno sbiadito colore azzurrino, è assolutamente inadatto al clima di montagna e proprio per questo risulta subito un personaggio divertente, nella sua bizzarria.

Le conclusioni della storia sono logiche anche se non proprio condivisibili appieno.

Il finale è inatteso, sorprendente, e dispiace che il romanzo sia già finito. Insomma, un giallo interessante, come sempre fuori dagli schemi, da gustare magari davanti al camino per non perdere l’atmosfera.

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