TRE VOLTE ALL’ALBA di Alessandro Baricco

Titolo: Tre volte all’alba

Autore: Alessandro Baricco

Editore: Feltrinelli

Pagine 94

ISBN 978-88-07-01905-0

Trama: Già in “Mr Gwyn”, il suo precedente romanzo, Alessandro Baricco aveva parlato di Tre volte all’alba, una storia nata dalla fantasia di un autore angloindiano. Ed è proprio questo il titolo che l’autore torinese ha scelto per il suo ultimo romanzo. Ma oltre al titolo, ci sono anche altri elementi che collegano il romanzo con il precedente, per esempio tutte le storie che vengono raccontate, iniziano sempre nella hall di un albergo. Si tratta di tre racconti, indipendenti tra loro ma legati da un unico filo conduttore. Le tre storie si sfiorano tra loro in maniera quasi impercettibile, eppure dal flebile punto di contatto nasce un legame profondo, come avviene per i protagonisti della singola vicenda. Il vissuto della narrazione si svolge sempre all’alba e i protagonisti sono due sconosciuti, che in seguito ad un incontro fortuito si raccontano e si rivelano, instaurando tra di loro un legame umano in grado di svelare all’altro il loro io più profondo in pochi attimi, con poche parole. Tutti i personaggi presenti nel romanzo hanno lasciato qualcosa di importante nel loro passato e hanno dovuto ricominciare. Alessandro Baricco esplora la vita e le relazioni umane attraverso le storie messe a nudo degli uomini e delle donne che popolano Tre volte all’alba.

 

Lo stile di Baricco è sempre scorrevole, raffinato, la descrizione di ogni situazione non è mai un mero esercizio di scrittura ma ogni parola serve a far prendere vita ad una storia, ad un personaggio. Questo breve romanzo fatto in realtà di tre storie apparentemente slegate tra loro, leggendolo bene tra le righe traspare che i personaggi sono sempre gli stessi seppur in epoche e situazioni diverse, l’unico filo conduttore è la hall di un albergo dove iniziano tutte e tre le storie e l’ora in cui iniziano le storie, ossia un’ora abbastanza indefinita da non essere né luce né tenebra, l’ora delle “possibilità”, quella manciata di minuti che precede l’albeggiare appunto.

In questo libro un uomo e una donna apparentemente sempre diversi ma in realtà sempre gli stessi, si incontrano nella hall di un albergo qualunque, raccontano a vicenda le proprie vite e si perdono nell’alba.

Una ragazzina di 16 anni si intrattiene a chiacchierare con il portiere di notte dell’albergo in cui soggiorna con il fidanzato, molto più grande di lei.

Un bambino e una donna poliziotto sono in fuga verso il mare, dove c’è un uomo che non li aspetta e che non sa di loro, ma che sarà felice di accoglierli.

I personaggi di queste tre storie apparentemente slegate tra di loro sono destinati a perdersi, dopo essersi salvati a vicenda.

Hanno tutti qualcosa in comune tra loro ma non lo sanno, tutti cercheranno di guardare oltre le proprie rovine, di fare la cosa giusta, di mettere a posto le cose, e alla fine, chissà, forse a modo loro ci riusciranno.

Una curiosità: questo libro viene citato nel precedente romanzo di Baricco ossia Mr Gwyn; “Tre volte all’alba” è appunto il titolo di un piccolo libro dello scrittore angloindiano Akash Narayan, citato nelle ultime pagine di Mr Gwyn. Si tratta di un libro immaginario che in Mr Gwyn riveste una certa importanza, ma che può essere letto anche indipendentemente dal romanzo che lo precede.

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