“Quotations” di Water From Your Eyes riesce a sembrare disinvolta e rigorosa allo stesso tempo, muovendosi irrequieta ma con una precisione quasi nevrotica.
Mentre il duo art-pop di Brooklyn compie osservazioni sconnesse – gambe che si allungano sull’erba, qualcosa nell’aria che vola via – la musica si intreccia come un collage alieno, con elementi erranti disposti meticolosamente: sintetizzatori frizzanti, loop vocale disorientante e un breakbeat accattivante.
Quando la traccia sale e poi arriva fino al suo brusco epilogo, è come se si aprisse un portale e improvvisamente fossimo risucchiati nella realtà.
Antonio Alberto Di Santo