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L'amore al tempo delle chat.

AggiungimiRoma, Teatro dell’Orologio, 14 Ottobre 2011
Testo di: Fabrizio Romagnoli
Attori: Antonio De Matteo, Dario Tucci, Chiara Nicolanti
Regia: Enzo Masci

Alex e Michele sono due giovani che si conoscono in chat. Velocemente, come solo la tecnologia sa essere, i due si studiano, si stuzzicano e accendono quel desiderio di incontrarsi.

Alex è un attore di fama nazionale, molto dedito alla cura del suo aspetto fisico, che per continuare a mantenere il suo lavoro, nasconde la sua omosessualità. D’altro canto Michele invece non lo nasconde affatto, bensì ne fa un punto di forza nel suo essere, anche se soffre nel non trovare una persona giusta da avere accanto.

Michele è uno studente universitario fuori corso, con la passione per la recitazione, che alloggia nel dormitorio dell’università, dove chi vi entra è inghiottito dall’indifferenza.

Alex tentenna all’invito di Michele di conoscersi, Alex è timoroso, ma la sua curiosità lo porterà ad incontrare un sorpreso Michele.

Il ragazzo infatti, dopo un battibecco telematico, non spera più nel ritrovarsi l’attore alla porta, quando intento a fare la ceretta alla compagna di studi Federica, nella sua disordinatissima e confusionaria stanza, ecco che Alex si palesa all’ingresso.

Alex, dopo aver eluso la sicurezza di Sabrina, una delle sue guardie del corpo, indossa un cappuccio, gli occhialoni scuri, un enorme sciarpa che nasconde ogni fattezza umana e raggiunge a piedi il dormitorio. Michele non crede ai suoi occhi quando dietro quegli occhiali si svela Alex. Michele non conosce la sua enorme notorietà, cosa della quale si rende subito conto Federica, che inizia ad urlare dinanzi al suo idolo per aver un autografo e le riprese a circuito chiuso di una fantomatica telecamera, mentre Michele la spinge fuori dalla stanza per sedare gli animi.

Rimasti soli, Alex e Michele dopo un primo imbarazzo, cercano di capire il perchè del loro incontro, di quello che potrebbe accadere, del loro modo di vivere l’omosessualità, quando ci scappa un bacio.

Alex è destabilizzato, Michele con la sua innata simpatia, cerca di sdrammatizzare, col passare del tempo però, gli eventi sembrano volgere verso una inaspettata piega. Michele perde la pazienza e urla ad Alex di andarsene, Alex perde il controllo della situazione e preso dal panico, punta la pistola (presa in prestito dalla guardia del corpo) su di Michele, minacciandolo di sparare laddove non gli vengano consegnate le registrazioni della telecamera.

Ma ahimè, nella stanza non vi sono obbiettivi, Alex non crede al piangente e disperato Michele, che cerca aiuto urlando. Federica accorrerà per sincerarsi della condizione di Michele, ma la porta è chiusa a chiave.

Attimi drammatici, per un finale a sorpresa del quale non vi svelerò nulla, è tutto da vedere.

Nell’accogliente Teatro dell’Orologio, un gioiellino da custodire con cura, è andato in scena questo divertente (quanto a tratti drammatico) spettacolo scritto da Fabrizio Romagnoli, attore, drammaturgo, regista teatrale ed insegnante di recitazione.

Una storia come tante che si “consumano” sulla rete, ma dai risvolti del tutto inaspettati e unici.

Molto ben studiati i personaggi e molto bravi i giovani interpreti che hanno saputo far divertire quanto commuovere il pubblico in sala, tutti stretti in un rispettoso silenzio nei momenti di maggiore intensità.

Le scenette di Michele, alias Dario Tucci, mentre aspetta di ricevere un messaggio dal suo “amato”, sono davvero esilaranti, così come i molteplici personaggi interpretati da Chiara Nicolanti, dalla sexy amante di Alex, alla cameriera stupidina, alla guardia del corpo ottusa, alla monella compagna di dormitorio di Michele.

Lo stesso Alex, alias Antonio De Matteo, è un personaggio curato sin nei minimi dettagli, l’attore, che per la prima parte dello spettacolo fa ginnastica per allenare i muscoli, ha dichiarato a fine spettacolo che per calarsi perfettamente in questo personaggio, ha anche iniziato a frequentare la palestra.

Dedizione e passione, questo è il teatro.

Fortunatamente è ancora vivo, vivace e pieno di sorprese, così come lo è stato questo spettacolo.

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