ALLA SCOPERTA DELL’AMERICA E DELL’AMORE
Cesare Pascarella, rilettura, riduzione e adattamento di Claudio Blancato
Compagnia Teatro dell’Alchimia
Con Claudio Blancato, Franca De Santis, Fernando Sbriscia, Alessandro Tozzi, Luisa Cimarra
Musica dal vivo Pino Pontuali
Regia Claudio Blancato
Foto Ercole Ammiraglia
Teatro Comunale Aldo Fabrizi, Morlupo (RM), 10 dicembre 2017
Una commistione molto ben riuscita, questa della Compagnia dell’Alchimia presentata a Morlupo tra teatro, tradizione romanesca, musica e commedia.
L’Osteria del Tempo Perso è la suggestiva ambientazione del primo atto, in cui tre avvinazzati immaginano a loro modo la vicenda della scoperta dell’America: Claudio Blancato come voce narrante, Fernando Sbriscia che si crede Cristoforo Colombo, Alessandro Tozzi come disturbatore patentato, oltre al lavoro ai fianchi di Franca De Santis e Luisa Cimarra in qualità di cameriere.
Ma in realtà ognuno degli interpreti cambia personaggio con un semplice oggetto, un cappello, un mestolo, qualsiasi cosa raccattata all’interno dell’osteria, evidentemente i fumi dell’alcol stimolano molto la fantasia; è così che una cameriera può diventare regina, un musicista si trasforma in re, un ubriacone qualunque in un selvaggio.
L’originale Pascarella è molto dignitosamente rispettato ma ognuno degli interpreti è abile nel dare un’impronta al proprio personaggio, evidente merito della regia: il “cicalone” Alessandro Tozzi con un accenno di balbuzie ma sempre pronto a incursioni moleste nella narrazione, un Colombo che abilmente passa da momenti dimessi ad altri più infuocati, un narratore impeccabile ma comunque partecipativo.
L’osteria diventa un semplice sfondo, uno spazio fisico, ma questi sei folli in America ci arrivano davvero e poi se ne tornano pure!
Valore aggiunto dello spettacolo l’intrigante organetto sapientemente suonato da Pino Pontuali, musicista ed egregio paroliere di stornelli romaneschi un pò tradizionali, un pò rivisti e corretti, accompagnato dalle semplici ma goliardiche coreografie delle donne del locale, la bionda Luisa Cimarra e la rossa Franca De Santis, i due sorrisi che di tanto in tanto ci riportano piacevolmente alla realtà.
Nella seconda parte spazio all’umorismo più vintage, con la rielaborazione di alcune scenette comiche entrate di diritto nella storia della tv italiana, tutte basate in qualche modo sulla vita di coppia, e naturalmente il primo pensiero non può che andare a Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, ed ecco che allora i mattatori assoluti, seppure appoggiati dagli altri in specifici momenti, diventano i loro “cloni” Claudio Blancato e Franca De Santis, lei con la sua verve, lui col ghigno beffardo sotto il baffo… Sguardi, gesti, movimenti producono risate non meno delle battute stesse.
Alla fine si contano cinque scenette una più esilarante dell’altra, dopodichè conclusione in gloria con canzoncina corale e commossa dedica a Lando Fiorini, figlio di Roma scomparso proprio alla vigilia dello spettacolo. Bravi anche nel ricordarlo, oltre che per uno spettacolo divertente, diverso dal solito e molto ben allestito e interpretato. E naturalmente un plauso anche al Direttore Artistico del Teatro di Morlupo, Ercole Ammiraglia, per la scelta assolutamente azzeccata, che tra l’altro ringraziamo per averci fornito la foto panoramica sopra riportata.
Si ha notizia di varie repliche nei primi mesi del 2018, chi lo ha perso questa volta si informi anche attraverso queste pagine o scrivendo a claudioblancato44@gmail.com per saperne di più.
Giancarlo Marmitta