ASSISTANTS 2! (Si disfano gli eletti)

Non delude le aspettative, al Teatro Trastevere, il secondo appuntamento con la farsesca saga degli assistenti parlamentari italiani

Roma, Teatro Trastevere, 31 marzo 2019

ASSISTANTS 2! (Si disfano gli eletti)

(da un incubo di Enrico Vulpiani)

Con Stefano Augeri, Lucia D’Ambrosio, Enrico Vulpiani, in diretta dall’oscura giungla thailandese Enrico Maria Carraro Moda – con noi l’onorevolissimo Cumano Sibilla!

Special guest, la bravissima Debora Cesti

Ufficio stampa, l’insostituibile Vania Lai!

Intro: domenica 31 marzo è tornata in scena la famiglia “normale” di “ASSISTANTS” con la seconda, esacerbante puntata! Più che mai al teatro Trastevere, sempre alle 21. Che fine avrà fatto l’on. Sottobosco? La Spassionato avrà evitato l’onestà? E gli stivali della premiata ditta Pandolfi& Pandolfini? Avranno avuto successo? Lavinia sarà riuscita a restare lì, fissa inchiodata a quella minchia di sedia? Tomaso sarà ancora “per voi”? E i coccodrilli di Paul Hogan? E i coccodrilli come fan?

Enrico Vulpiani ovvero la serialità a teatro, con un occhio sbarazzino rivolto a quanto di farsesco, delirante, pernicioso, può offrire ogni giorno la cronaca politica del malmesso stivale. Era già in partenza una scommessa non da poco, il format Assistants. E per la felice riuscita del primo episodio i malevoli, quelli che non si accontentano mai e che storcono costantemente la bocca come il più antipatico dei critici di sinistra col poster di Goffredo Fofi in cameretta, avrebbero potuto anche appellarsi alla “fortuna del principiante”, rigettando così l’originalità della formula. Con Assistants 2! (Si disfano gli eletti) è arrivata invece una gradita conferma e noialtri siamo particolarmente contenti del fatto che la vena creativa non si sia spenta subito. Siamo anzi convinti che continuerà a regalare perle di stralunato, mordace umorismo, volto ovviamente a irridere i “campioni” della nostra scalcinata classe dirigenziale e il sistema sempre più malato, che hanno contribuito a creare!

Il primo Assistants aveva già messo in mostra quelle coloriture pop che contribuiscono a rendere appetibile questo ficcante spaccato satirico. Il secondo episodio si apre proprio con una di quelle trovate, che creano immediata complicità tra il pubblico, l’autore e gli interpreti: la rivisitazione della sigla di un noto cartone giapponese, indimenticabili i suoi ranocchi, è geniale gracidio che rende l’incipit irresistibile. Ma poi ci sono loro, i personaggi, giovani assistenti parlamentari fantozzianamente alle prese con politici sfruttatori sempre più biechi e con una “domotica” non meno soffocante, qui inaspettata protagonista.

La domanda, comunque, era sorta spontanea già dopo il primo appuntamento: in che modo far evolvere le loro (dis)avventure, dando una forma diversa allo spettacolo di mese in mese? Enrico Vulpiani si è dimostrato innanzitutto abile nel rimescolare le carte. Alcuni personaggi di nuovo in scena, altri a riposo, ma soprattutto una new entry di quelle che lasciano il segno: un cocciuto, quasi “cinghialesco” sovranista, in grado di portare ad alti livelli, con le sue uscite esagerate, la parodia di una delle più sconcertanti iniziative politiche delle ultime settimane, ovvero il Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona. Tanto grottesco quanto dirompente, quindi, l’impatto sullo spettacolo dello scatenato Stefano Augeri, inseritosi bene nell’affiatato gruppetto di interpreti. Ma soprattutto una riprova di come l’autore del mefistofelico show sappia pescare bene nelle magagne della politica nostrana, applicandovi poi un taglio ironico tutt’altro che scontato.

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