BTS – Break the Silence: The Movie

Dalla Corea con amore ed allegria

Evento speciale al cinema, il nuovo film della boyband coreana BTS (conosciuti anche come Bangtan Boys) è un’esplosione di luci e colori, nonché latore di messaggi positivi per il loro giovane pubblico. Break the Silence: The Movie, diretto da Park Jun-soo, racconta il tour mondiale della band Love Yourself: Speak Yourself attraverso riprese dei concerti e retroscena inediti. Questo è il quarto docu-film della band, dopo Burn the Stage: The Movie (2018), Bring the Soul: The Movie (2019) ed il live BTS World Tour: Love Yourself in Seoul (2019)

Formati dalla Big Hit Entertainment nel 2013, i BTS in soli 4 anni sono diventati un fenomeno mondiale; nel 2017, l’anno della svolta, il loro K-pop sbarca sul territorio statunitense ed ottiene un successo straordinario. Con tour mondiali che li hanno portati dagli Stati Uniti all’Arabia Saudita, conquistando persino l’ambito stadio di Wembley, dove si sono esibiti i più grandi della musica, dai Beatles ai Queen, i Bts non sono solo gli artisti più venduti in Corea del Sud (oltre 20 milioni e 300mila dischi fisici dal debutto al marzo 2020) ma hanno fans (la loro Army) in tutto il mondo che li seguono attraverso i loro blog. La band, composta da RM (Rap Monster, alias Kim Nam Joon), Jin (Kim Seok Jin), Suga (Min Yoon Gi), J-Hope (Jung Ho Seok), Jimin (Park Ji-min), V (Kim Tae Hyung) e Jungkook (Jeon Jung-kook), con il loro look tra il manga ed il technicolor, ha infatti un fandom pari a quello di gruppi come i Duran Duran negli anni Ottanta.

BTS è l’acronimo del nome coreano del gruppo, “Bangtan Sonyeondan”, che si traduce con “boy scout a prova di proiettile”; che significa “bloccare stereotipi, critiche ed aspettative che, come proiettili, mirano agli adolescenti, preservando i loro valori”. Ma il nome, la loro brand identity, cambia significato nel tempo; nel 2017, “Beyond The Scene” diventa infatti l’acronimo inverso di BTS, per rispecchiare proprio il cambiamento di significato che il nome aveva assunto nei quattro anni trascorsi dal debutto.

Il grande successo dei BTS risiede nella loro musica, prevalentemente scritta e composta dal settetto stesso, con testi in coreano che esplorano temi differenti, dalle ansie scolastiche alla situazione sociale, dalla salute mentale all’amor proprio, includendo riferimenti a letteratura e psicologia ed esplorando un universo alternativo, ma anche nei loro live pirotecnici e coinvolgenti, fatti di musica ma anche di coreografie spettacolari, dalle luci colorate regalate ai concerti al loro nutrito pubblico (che ricordano le bellissime coreografie giallorosse dello Stadio Olimpico romanista) all’esecuzione di canzoni appesi ad una fune, dalle interpretazioni quasi teatrali di V ai coinvolgenti balletti sincronizzati. Il rapporto diretto con i loro fans, tramite il personale blog dei BTS, è poi l’apice del loro successo mondiale. Per il prossimo tour si parlava anche di due date italiane, ma la situazione attuale ha congelato tutto; personalmente, spero di poter assistere presto di persona ad una delle loro strepitose esibizioni live. Nel frattempo, è uscito il nuovo videoclip della band, Dynamite, la prima canzone dei Bangtan Boys in lingua inglese, una vera esplosione di allegria e colore, condita di ironia e look pazzeschi. In pieno BTS mood.

Michela Aloisi

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