COCAIN BEAR

 

Regista: Elizabeth Banks

Genere: ThrillerDrammaticoCommedia

Anno: 2023

Paese: USA

Durata: 95 min

Data di uscita: 20 aprile 2023

Distribuzione: Universal Pictures

 

Trama: A Knoxville, in Tennesse, nel 1985, un trafficante di droga con addosso diversi chili di cocaina viene trovato morto, precipitato dal suo aereo per la mancata apertura del paracadute. A indagare è un ispettore locale, il quale capisce che dietro il caso c’è il boss di Saint Louis Syd White, che a sua volta ha mandato a recuperare la merce rimasta lo scagnozzo Daveed e suo figlio Eddie, ancora in lutto per la morte della moglie. Quello che nessuno sa è che la droga, caduta nella Chattahoochee-Oconee National Forest, è stata ingerita da un’orsa nera, che ora si aggira ferocissima e famelica. A scoprirlo loro malgrado sono una coppia di turisti, un ragazzino e una ragazzina che hanno marinato la scuola, la madre di quest’ultima, una ranger ignara e vari altri malcapitati. Chi riuscirà a recuperare la droga? E chi sopravviverà all’orsa in crisi d’astinenza?

 

Storia piuttosto inverosimile, personaggi insulsi, effetti speciali a basso costo …. Un orso, anzi no mamma orsa con tanto di cuccioli, cocaina dipendente (anche i cuccioli) e per giunta assassina, che per procurarsi la cocaina da chi la spaccia e vuole recuperare il suo carico andato perduto tra le montagne, non esita a sbranare chiunque si frapponga fra lei e il suo oggetto del desiderio.

Ma andiamo con ordine.

Il film è tratto da una storia realmente accaduta  nel 1985 in Georgia: un orso ingerì 30 chili di cocaina che i trafficanti avevano scaricato nel bosco e morì.

La storia inizia con un tizio strafatto che lancia sopra un bosco, da un piccolo aereo, tanti borsoni pieni di panetti di cocaina e poi si lancia anche lui.

I borsoni con la cocaina finiscono sparsi nel bosco e chi li trova? Un orso! Già, perché gli orsi oltre ad essere ghiotti di miele, è risaputo che sono anche irresistibilmente attratti dagli stupefacenti.

La storia come ce la racconta la regista Elizabeth Banks è la seguente: un’orsa trova la coca, se ne nutre, diventa un killer ferocissimo, e manda un po’ di gente al creatore.

Sorprendentemente (e secondo me immeritatamente) questo film ha riscosso un grande successo negli USA incassando circa 80 milioni di dollari.

Ovviamente la storia dovrebbe avere la sua bella dose di suspance, di adrenalina e di panico; invece a breve si trasforma in una commedia al limite del ridicolo, un mix tra humour nero e commedia pulp  con personaggi al limite della macchietta, tipo la ranger abbondantemente sovrappeso che fa la corte ad un naturista sedicente esperto di fauna selvatica, e che per la sua pessima mira non riesce a colpire l’orsa ma il malcapitato di turno che perisce immantinente. Poi la ranger viene aggredita dall’orsa alle terga, scappa via urlando come un’ossessa, per mettersi in salvo seguendo l’esperto di natura selvatica che pensa di essere al riparo dalle grinfie dell’orsa perché si è arrampicato su un albero; perché secondo lui (l’esperto) gli orsi non si arrampicano, e potrei continuare ancora ma ve lo risparmio.

La storia poteva essere sviluppata diversamente (senza risvolti tragicomici) e poteva essere un po’ piu’ curata negli effetti speciali un po’ troppo da cartone animato.

Nel cast era presente Ray Liotta nella sua ultima apparizione, che faceva la parte del cattivo di turno, ma non abbastanza cattivo da sfuggire a mamma orsa;

Considerazioni finali:

Sprecare un attore come Ray Liotta per una pellicola di queste fattezze mi sembra un peccato mortale;

Forse la regista Elizabeth Banks deve ancora trovare la sua strada visti i risultati di questo film e del dimenticabile Charlie’s Angels.

Consigliato a chi vuole passare un paio d’ore divertendosi guardando un film decisamente senza impegno.

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