Contro l’ordine divino

Una Svizzera piccola piccola

Rassegna del cinema svizzero contemporaneo

#DonneFrauenDunnasFemmes – Cinema

Contro l’ordine divino

Regia Petra Volpe, 2017

Ancora una volta la Cineteca Milano, in collaborazione con il Consolato generale di Svizzera a Milano, ha presentato una rassegna gratuita del cinema svizzero contemporaneo; stavolta in occasione della Festa della Donna e delle celebrazioni dei 50 anni del suffragio femminile in Svizzera, la piattaforma ha ospitato 6 film dedicati, on line per 48 ore, dall’8 al 14 marzo.

Ha aperto la rassegna un film del 2017 diretto dalla effervescente Petra Volpe, Contro l’ordine divino, laddove storia e finzione si intrecciano per dar vita ad una divertente e toccante storia familiare e mondiale al tempo stesso. Siamo nel 1971, anno del referendum svizzero sul suffragio alle donne, in un piccolo paesino di un retrogrado cantone; Nora è una casalinga, moglie amata e madre di due bravi figli maschi, perfettamente a suo agio nella sua condizione. Finché non accade qualcosa a spezzare un equilibrio solido solo in superficie.

Mentre in tutto il mondo infiamma il femminismo, documentato dalle immagini d’epoca che danno l’incipit alla storia, nel piccolo paesino elvetico il tempo sembra essersi fermato; qui, infatti, la Donna non solo non ha ancora il diritto al voto, ma soggiace finanche ad arretrate leggi canoniche che la vogliono diligentemente al servizio ed agli ordini del marito. Scopriamo così che nella retrograda Svizzera, ancora negli anni 70 una donna sposata perde ogni diritto economico a favore del marito, che può far buono e cattivo uso del suo patrimonio; e persino che una donna sposata per lavorare necessita del permesso del marito. Eccola, la prima scintilla che porterà all’evoluzione di Nora. La sua richiesta di trovare un lavoro, anche part time, si infrange contro un muro di gomma; il rifiuto del marito Hans, dovuto più al timore delle reazioni dei colleghi e del paese che ad una scelta ragionata e consapevole, è il primo segnale che qualcosa va cambiato. A questo si sommano poi la storia della nipote ribelle Hanna, figlia di Werner, fratello di Hans, e della sottomessa Theresa, nonchè quella dell’anziana Vroni, cui il defunto marito ha portato via tutto, dilapidandone il patrimonio e vendendone le proprietà (nella fattispecie, il bar da lei amato). Il risultato sarà la strana alleanza tra Vroni e Nora, che porterà la seconda alla ribellione ed alla lotta per ottenere il suffragio femminile, contro il “Comitato contro il diritto di voto alle donne” creato dalle stesse donne svizzere; lotta che coinvolgerà innanzitutto l’italiana Graziella, attuale proprietaria dell’ex bar di Vroni, e Theresa, ma che si estenderà alle donne del retrogrado paesino, portando scompiglio e disordini nella tranquilla ottocentesca vita dei suoi abitanti.

Accanto alla lotta per il suffragio e a quella per il riconoscimento dei diritti della Donna, l’anticonformista Petra Volpe porta Nora, Graziella, Theresa e finanche l’anziana Vroni, a fare un percorso più intimo alla scoperta del proprio corpo e della propria sessualità; con delicatezza ed ironia, dirette dalla mano della regista, le quattro si troveranno infatti ad una riunione femminista che permetterà loro di conoscere non solo il proprio organo sessuale ma principalmente sé stesse ed i loro desideri. Contro l’ordine divino, che vuole le donne impure, peccatrici e sottomesse, le donne della Volpe riscopriranno la loro vera natura, i loro diritti accanto ai doveri, ma soprattutto la loro forza innata. Contro l’ordine divino è un film corale in cui le voci delle donne, inizialmente divise, si uniscono poi in un tutt’uno per avere non la sopraffazione ma un dialogo vero ed aperto con i propri uomini. Un dialogo alla pari.

Michela Aloisi

 

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