Teatro Delusio

Un omaggio, anzi un vero e proprio atto d’amore per il teatro. Questo è “Teatro Delusio“, quarta produzione (lo spettacolo nasce nel 2004, ma le repliche non cessano di esaurirsi) della compagnia internazionale Familie Flöz.

Lo spettatore è partecipe del dietro le quinte di una pièce teatrale, vive l’angoscia della messa in scena, la paura di stare sul palco, l’ansia dell’applauso, illusioni e delusioni di un gioco che attraversa le mille sfaccettature dell’universo teatrale.

La scena è il fuori scena e il fuori scena è dato in pasto al pubblico. Mentre sul palco si alternano momenti lirici, duelli all’ultimo sangue, intrighi e storie d’amore che il pubblico può solo immaginare, nel dietro le quinte i tecnici, le cosiddette “maestranze”, fanno il “lavoro sporco”. Sono lavoratori instancabili, separati dal fervore del palcoscenico appena da un drappo di stoffa rossa, il sipario, che però rappresenta il confine tra il mondo dell’irreale e la realtà.

Alle prese con tutte le incombenze che uno spettacolo impone, i tre tecnici danno vita a una serie di eventi che si intrecciano con le loro aspirazioni e i loro sogni. All’interno di tutto questo, c’è la esilarante e interminabile galleria di attori, ballerini, musicisti, costumiste, donne delle pulizie, impresari, registi, scenografi, parrucchiere, cantanti, che attraversa il dietro le quinte.

Con semplici maschere e soprattutto con una straordinaria caratterizzazione fisica e posturale, senza l’uso di suoni e parole, i tre attori in scena regalano una carrellata di personaggi ognuno dotato di una propria unicità. Una sequenza che pare impossibile con soli 3 attori. Le enormi maschere hanno dettagli grotteschi e amplificati, ma pur nella neutralità emotiva trasmettono mimiche sempre nuove, diverse, particolari, capaci di cambiare espressione come se la maschera stessa fosse dotata di vita propria. Una perfezione che si basa su movimenti, linguaggi del corpo e giochi di luce studiati in maniera impeccabile che rendono ogni personaggio unico, speciale. Sembra di poterne intuire l’anima, di poterne vedere i sogni e di scorgerne le delusioni. In fondo, invece di nascondere, la maschera rivela più chiaramente l’animo di un essere umano.

I tre tecnici di scena sono diversi tra loro: uno è sensibile e si innamora di una ballerina; l’altro egocentrico vuole avere il suo posto nel mondo; l’ultimo è il vero “capo” che vuole avere tutto sotto controllo. Le loro vite si intrecciano con i protagonisti in scena e loro stessi si ritrovano ad essere i protagonisti di quel palcoscenico che, in fin dei conti, rappresenta anche il loro mondo.

Le maschere e i costumi che caratterizzano questi straordinari personaggi sono in grado di condurre il pubblico all’interno di un mondo magico e misterioso.La Familie Flöz crea uno spazio surreale grazie alla vivacità e alle rapide trasformazioni degli attori in scena. D’altro canto questo background è nella cifra stilistica della compagnia berlinese, che infatti attraversa nel suo percorso differenti discipline teatrali, mescolando il teatro in maschera con il teatro di figura, la clownerie con la danza e con l’improvvisazione.

Nel corso di un decennio la compagnia ha girato il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, raccogliendo sempre critiche unanimi e vincendo premi su premi. Teatro Delusio è la motivazione in sintesi di tutto ciò.


Visto a Milano, Teatro Menotti, il 17 febbraio 2019.

 

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