Cos’è la normalità?

Esce in sala Normale di Olivier Babinet, commedia agrodolce con Benoit Poelvoorde e Justine Lacroix

In sala dal prossimo 12 ottobre, Normale del francese Olivier Babinet è una commedia agrodolce, toccante e leggera al tempo stesso, interpretata da un intenso Benoit Poelvoorde e una brava Justine Lacroix, la cui alchimia sul set dona credibilità e forza alla storia.

Cos’è la normalità? Lucie è una adolescente orfana di madre che cerca di mantenere in equilibrio la sua vita scolastica con le cure da prestare al padre, affetto da sclerosi multipla. La scuola, i compiti, i lavori domestici e quello part time in una paninoteca per far quadrare il bilancio familiare; la vita di Lucie è tutt’altro che normale, eppure lei riesce – più o meno – a fare tutto. Intraprendente, orgogliosa, dotata di una fervida fantasia, inventa e propina agli insegnanti scuse talmente assurde da non poter esser altro che vere, ma il suo rendimento in calo li spinge a chiamare gli assistenti sociali. Per non essere rinchiusa in una casa famiglia, Lucie cerca in ogni modo di dare alla sua vita una patina di normalità.

Normale si basa sul romanzo di David Greig The Monster in the Hall, ma Babinet lo reinterpreta inserendo nuovi elementi; primo tra tutti il subplot di Etienne, compagno di scuola di Lucie che tutti ritengono essere gay, che le chiede aiuto per dimostrare il contrario in un modo quantomeno particolare. Tra i due, dopo il surreale approccio iniziale, si stabilirà un rapporto di amicizia e complicità che incastona nella storia elementi ulteriori di riflessione oltre ad un pizzico in più di ironica leggerezza
che dona colori alla vita di Lucie.

il regista Olivier Babinet

Babinet racchiude nel suo film interrogativi e pensieri tutt’altro che banali, senza mai giudicare; cos’è la normalità? È normale che un’adolescente si prenda cura in tutto dei propri genitori? E se non lo è, è giusto che sia allontanata dalla famiglia per dedicarsi allo studio ed alle sue vere inclinazioni? Lucie ama suo padre, non vuole lasciarlo; ma per la legge non esistevano altre soluzioni, se vogliamo più umane. È normale che un figlio si occupi dei genitori quando diventa adulto; la differenza è solo una questione di età? Oppure non è normale che un figlio debba occuparsi del padre (o della madre, o di entrambi) a prescindere ed è giusto che abbia comunque la sua vita? Lucie tenta la fuga con Etienne per non finire in una casa famiglia, eppure alla fine sembra contenta di potersi dedicare alla scrittura, la sua passione; ma sappiamo che Lucie inventa sempre storie, questa sarà vera? A tutte queste riflessioni, Babinet aggiunge il tema della diversità in campo sessuale: Etienne è diverso perchè gentile ed elegante e questo lo bolla agli occhi dei compagni come omosessuale; poco importa se lo sia oppure no, il punto è che ciò che non è omologato non è normale e come tale viene condannato. Dalla legge o dal pregiudizio; sono loro a stabilire confini ben delineati tra ciò che è considerato normale e cosa non lo è. Ma allora ci chiediamo: è normale che questo sia considerato normale?

Michela Aloisi

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